Politica e Sanità

30 Novembre 2011

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E'' la previsione di un''agguerrita concorrenza da parte dei prodotti generici a basso costo ad avere spinto Pfizer a correggere al ribasso le stime per l''intero esercizio 2007. Nonostante risultati trimestrali superiori alle attese degli analisti, infatti, dal marzo scorso pfizer ha dovuto fare i conti con il lancio negli Usa - anticipato di 6 mesi rispetto alle attese - degli equivalenti generici dell''antipertensivo amlodipina (Norvasc). A spiegarlo è Seamus Fernandez, analista della Leerink Swann. Ma oltre al Norvasc - che nel primo trimestre dell''anno ha registrato vendite in calo del 10% (1,1 miliardi di dollari) rispetto allo stesso periodo del 2006 - l''effetto riguarda anche il blockbuster anticolesterolo atorvastatina (Lipitor), chiamato a fronteggiare la disponibilità degli equivalenti della simvastatina (Zocor) di Merck & Co. Nel periodo gennaio-marzo le vendite del Lipitor sono cresciute dell''8% a 3,36 miliardi di dollari, ma per fine anno Pfizer si aspetta una crescita modesta o una lieve flessione. Risultato: il colosso statunitense ridimensiona l''utile per azione 2007 a 2,08-2,15 dollari. Dato che si traduce in una crescita complessiva del 4,3% circa, inferiore al +9,2% circa, indicato dal gruppo in gennaio.