Politica e Sanità
30 Novembre 2011"Il mercato ha bisogno di regole certe e stabili nel tempo, trasparenti e severe, per un settore che ha subito 18 provvedimenti di riduzioni dei prezzi negli ultimi cinque anni"
Lo ha detto Sergio Dompè alla vigilia dell''assemblea di Farmindustria che lo vede pronto per un nuovo mandato da presidente degli industriali del farmaco. In secondo luogo il mercato, secondo Dompè, ha bisogno di "un ambiente favorevole all''innovazione, un sistema di incentivi per la ricerca, un sistema che quando la ricerca produce farmaci nuovi, li recepisca con velocità e senza reticenze, senza i tagli di prezzo che ci sono stati". Il carico fiscale del 65% "è - dice Dompè - inaccettabile. Bisogna creare le condizioni per investire di più nella ricerca ma allo stesso tempo creare un ambiente che non privilegi i furbi. In altri paesi le imprese farmaceutiche vengono facilitate nell''insediamento perch� sono considerate come un valore aggiunto per il sistema Paese. I fondi per la ricerca e lo sviluppo sostanzialmente sono insufficienti ma questo - per Dompè - non e'' l''aspetto principale: uno dei modi di fare impresa e'' cercare di guardare con positività e il problema dei fondi si può ridurre se si prevedono iniziative favorevoli allo sviluppo del settore, non certo come e'' avvenuto quest''anno con una finanziaria ci ha penalizzato come non mai. Ma anche quelle precedenti non ci avevano certo aiutato.
Il problema - continua il presidente di Farmindustria - e'' instaurare una cultura differente, un modo diverso da parte dello Stato di dialogare con il mondo delle regioni". In Italia, secondo Dompè, ci sono tutte le condizioni per "coltivare le eccellenze. Insieme alla Francia - spiega - siamo uno dei più grandi volani al mondo del SSN che eroga una massa notevolissima di prestazioni ad un rapporto qualità prezzo tra i primi al mondo. La farmaceutica inoltre ha dei numeri molto importanti perch� fa il 55% di export e vanta una bilancia dei pagamenti attiva per circa 1 mld e mezzo. E poi e'' un settore collegato ad altri, per esempio quello dei macchinari specializzati nella farmaceutica, che hanno export del 90%. Recentemente e'' cresciuto molto il numero di progetti di sviluppo di farmaci italiani e sono aumentate le sperimentazioni cliniche anche di farmaci di fascia 1 e 2. In Italia viviamo una realtà composta da grandi aziende internazionali che investono e potrebbero investire ancora di più nel nostro Paese. Abbiamo inoltre industrie italiane che si stanno sviluppando molto anche all''estero. Abbiamo - conclude - quella cintura vitalissima delle piccole-medie aziende che grazie al proprio impegno e al contributo delle biotecnologie rappresentano un completamento indispensabile per lo sviluppo di un settore innovativo.
Se l'articolo ti è piaciuto rimani in contatto con noi sui nostri canali social seguendoci su:
Oppure rimani sempre aggiornato in ambito farmaceutico iscrivendoti alla nostra newsletter!
POTREBBERO INTERESSARTI ANCHE
28/12/2019
Per contrastare la compravendita illegale di farmaci per uso veterinario il Ministero sta studiando un logo, un bollino di qualità sulla falsa riga di quanto fatto per le farmaciePer...
27/12/2019
La Commissione europea ha approvato upadacitinib (Rinvoq) per il trattamento dell'artrite reumatoide attiva di grado da moderato a severoLa Commissione europea ha approvato upadacitinib (Rinvoq) per...
27/12/2019
Solo il 2% delle farmaciste donne possiede una farmacia nonostante rappresentino il 62% della forza lavoro, è quanto emerge dal sondaggio "Survey of registered pharmacy professionals 2019" del...
A cura di Lara Figini
27/12/2019
Acquistare i farmaci su internet attraverso siti non autorizzati è un fenomeno in continua crescita e l'unica arma per contrastarlo resta l'educazione sanitaria e l'orientamento dei cittadini...
©2025 Edra S.p.a | www.edraspa.it | P.iva 08056040960 | Tel. 02/881841 | Sede legale: Via Spadolini, 7 - 20141 Milano (Italy)