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Politica e Sanità

30 Novembre 2011

Troppi favori ai generici?


"Dare una corsia preferenziale e fare politiche eccessive per favorire i farmaci generici è una  sciocchezza colossale, un grave errore". Così Claudio Cavazza,  presidente della Sigma Tau e vicepresidente di  Farmindustria, che nella conferenza stampa, al termine dell''Assemblea  pubblica degli industriali del farmaco, ieri a Roma, non usa mezzi  termini. E aggiunge: "Non può esserci competizione sulla materia prima -  afferma, riferendosi ai generici - perch� il farmaco ha un''anima. E''  la stessa differenza che c''è tra il software e l''hardware di un  computer. Il farmaco va studiato anche dopo tanti anni dalla sua  commercializzazione , perch� può rivelare altre potenzialità. E noi  non possiamo competere con produttori - incalza - che spesso non hanno neanche un''officina di produzione. Il mercato dei generici in Italia  ha ormai raggiunto i livelli di altri Paesi europei. Politiche  eccessive a favore del generico finiscono per sterilizzare la  ricerca".  Quanto poi ai ''numeri'' del settore, che hanno fatto registrare  tagli all''occupazione - 1.000 posti di lavoro solo nei primi sei mesi  del 2007 - Cavazza ammonisce: "questi tagli sono solo un primo effetto delle politiche finora fatte a carico delle imprese, vero e proprio  ''agnello sacrificale''. L''industria - dice - non ha ancora preso  provvedimenti drastici, che colpiranno per primi gli investimenti in  ricerca e sviluppo e l''informazione scientifica. Se si va avanti così  e se non ci sarà una inversione di tendenza - conclude - vedremo  scomparire l''industria farmaceutica nel nostro Paese". Di parere opposto il presidente dell''Antitrust, Antonio Catricalà , che nella relazione annuale al Parlamento ha detto che ''''Lo Stato dovrebbe introdurre altre misure per incentivare la vendita dei generici''''. L''Authority ha lanciato un monito alle Camere sullo ''''stallo'''' in cui versano le liberalizzazioni, sottolineando che in alcuni casi è la parte pubblica a non agire abbastanza efficacemente: come nel commercio, dove le Regioni hanno assunto un ''''atteggiamento protezionistico'''', o nella liberalizzazione della vendita di farmaci.

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