Politica e Sanità

30 Novembre 2011

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Licenziato dalla Commissione affari sociali di Montecitorio il cosiddetto decreto Omnibus, contenente la “Delega al Governo per il riassetto della normativa in materia di sperimentazione clinica e per la riforma degli ordini delle professioni sanitarie, nonché disposizioni in materia sanitaria”, che oggi approda alla Camera. E tra le ultime modifiche inserite, alcune riguardano il rischio clinico: salta l''obbligo di copertura assicurativa della responsabilità professionale che inizialmente era stato previsto per tutti gli iscritti ad albi, elenchi e registri, mentre viene introdotta una norma che obbliga le strutture sanitarie a effettuare ogni anno una relazione su eventi avversi, con un’analisi delle possibili cause e contromisure. Tra le altre novità introdotte, anche la possibilità di infliggere agli iscritti ad albi e ordini sanzioni di natura economica in caso di illeciti. Attenzione anche al lavoro nelle équipe multiprofessionali, che dovranno attenersi a una serie di norme deontologiche da definirsi. Per quanto riguarda i direttori scientifici degli Irccs, prevista all’interno della stessa struttura la compatibilità del rapporto esclusivo con il ruolo di primario e la libera professione. I dipendenti pubblici sono poi tenuti all’iscrizione in albi. Intanto, proprio in tema di albi e ordini, dopo lo stop in Parlamento del Ddl che avrebbe dovuto istituire 5 nuovi ordini e 22 albi, dal Conaps, il Coordinamento nazionale delle professioni sanitarie, arriva la dichiarazione dello stato di agitazione, «in attesa di una riunione dei suoi comitati prevista sabato prossimo dove potrebbero essere decise forme di protesta più specifiche».