Politica e Sanità

30 Novembre 2011

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Sì alla farmacia dei servizi, purché non travalichi il ruolo dei medici. Questo, in sintesi, il pensiero di Claudio Cricelli, presidente della Società italiana di medicina generale, illustrata nel corso del congresso Simg in svolgimento a Firenze. In un quadro di generale cambiamento e di ridefinizione delle competenze, infatti, bisogna fare attenzione a evitare le sovrapposizioni. «Quando Fazio ha aperto alla farmacia dei servizi, io ho approvato nella convinzione che la rete di servizi debba essere estesa e il più possibile a portata di mano dei cittadini. A condizione» sottolinea Cricelli «che i servizi siano erogati con serietà e precisione». Ciò premesso il presidente della Simg sottolinea come «la competenza dei farmacisti sia specifica e legata a questioni farmaceutiche, non può sconfinare nel problema medico-sanitario». Ecco perché, precisa Cricelli, «si tratta di una responsabilità da condividere. È comprensibile che i farmacisti debbano fronteggiare la riduzione delle prestazioni farmaceutiche, ma senza sconfinare». Un fatto sul quale, peraltro, la Simg ribadisce la totale sintonia con la Federazione degli ordini dei farmacisti: «Con Fofi siano totalmente allineati sulla necessità di lavorare insieme, con Federfarma alcuni aspetti restano ancora da chiarire» conclude il presidente Simg.

Marco Malagutti