Politica e Sanità

23 Dicembre 2011

---

Se chiedete a un dipendente di una farmacia qual è la qualità più importante che dovrebbe avere un datore di lavoro, nel 31% dei casi risponderà “Avere una prospettiva e una direzione chiara”. È così che si sono espressi, infatti, gli impiegati coinvolti nell’intervista Kelly Global workforce index che ogni anno raccoglie opinioni nel luoghi di lavoro. Inoltre, per il 22% dei farmacisti, la qualità più importante è “Avere uno stile dirigenziale”, mentre per il 20% lo è la capacità di comunicazione. Circa il 45% ritiene che il datore non abbia fatto un buono lavoro per far sì che le loro capacità professionali si potessero sviluppare. Quasi metà (49%) degli intervistati crede che i propri sforzi siano riconosciuti e ben retribuiti, questo, a differenza degli altri dati, allineati con settori professionali diversi, è maggiore di 2 punti percentuali, quanto meno nel Regno Unito dove si è svolta l’indagine. Infine, il 32% descrive il luogo in cui lavora come “autoritario” e “oppressivo” e a dover dare un punteggio al datore di lavoro, in cui 10 è il massimo, è stato dato un 6,4.