Login con

Politica e Sanità

19 Gennaio 2012

Campagna pro farmacia accende il dibattito


«Brave heart, cuore coraggioso. Sfortunatamente non è il titolo di un film». Lo si legge su una campagna lanciata su alcuni quotidiani nazionali, come per esempio Repubblica. «Beppe, 81 anni, è cardiopatico da 27. Tutti i giorni deve misurarsi la pressione e prendere le sue pastiglie betabloccanti ogni sei ore. Dovrà continuare a farlo dopo il 20 gennaio». Così recita il messaggio a piena pagina. Ma è solo nelle righe successive che si inizia a capire da dove deve nascere «il coraggio di chi lotta per il proprio diritto alla salute»: «Nel suo paesino, poco meno di mille anime, c’è una sola piccola farmacia che grazie alle celebrate liberalizzazioni sarà costretta a chiudere. Beppe dovrà prendere la corriera e fare più di un’ora di viaggio». Poi a parlare è direttamente Beppe: «Un po’ di moto farà bene al mio cuore matto». La pubblicità è firmata www.equaliberalizzazione.it, un sito che riporta alcune argomentazioni contrarie alle proposte di liberalizzazioni allo studio del Governo e che risponde a quelle lette in comunicati stampa e dichiarazioni di chi invece è favorevole. A margine, in piccolo, la società che ha realizzato la comunicazione: www.sgi.to.it, Società generale dell’immagine, di Torino. La stessa che ha curato alcune iniziative editoriali di Farmagruppo, che si legge in calce al sito dell’Ordine dei farmacisti di Torino e che – lo si legge sul sito – cura pubblicazioni specializzate per Federfarma Piemonte e Valle d''Aosta. Su chi sia dietro alla campagna non ha dubbi il presidente del Movimento nazionale liberi farmacisti, Vincenzo Devito: «i titolari di farmacia» scrive in una nota e poi aggiunge: «Nella pubblicità si tenta di far credere che le persone anziane che abitano nei paesini più piccoli a seguito delle liberalizzazioni non troveranno più una farmacia a disposizione. Una falsità grossolana perché questo è proprio ciò che accade sempre più spesso con l’attuale numero chiuso di farmacie. Una pubblicità ingannevole che andrebbe posta sotto la lente dell’Autorità competente». Da qui la risposta: «Senza la liberalizzazione della fascia C, Beppe 81 anni, cardiopatico e con la pressione alta, sarà costretto a pagare il massimo prezzo per i farmaci con obbligo di ricetta che il Ssn non gli concede in assistenza».

Se l'articolo ti è piaciuto rimani in contatto con noi sui nostri canali social seguendoci su:

Seguici su Facebook! Seguici su Linkedin! Segui le nostre interviste su YouTube!

Oppure rimani sempre aggiornato in ambito farmaceutico iscrivendoti alla nostra newsletter!

POTREBBERO INTERESSARTI ANCHE

28/12/2019

Per contrastare la compravendita illegale di farmaci per uso veterinario il Ministero sta studiando un logo, un bollino di qualità sulla falsa riga di quanto fatto per le farmaciePer...

27/12/2019

La Commissione europea ha approvato upadacitinib (Rinvoq) per il trattamento dell'artrite reumatoide attiva di grado da moderato a severoLa Commissione europea ha approvato upadacitinib (Rinvoq) per...

27/12/2019

Solo il 2% delle farmaciste donne possiede una farmacia nonostante rappresentino il 62% della forza lavoro, è quanto emerge dal sondaggio "Survey of registered pharmacy professionals 2019" del...

A cura di Lara Figini

27/12/2019

Acquistare i farmaci su internet attraverso siti non autorizzati è un fenomeno in continua crescita e l'unica arma per contrastarlo resta l'educazione sanitaria e l'orientamento dei cittadini...

 
Resta aggiornato con noi!

La tua risorsa per news mediche, riferimenti clinici e formazione.

 Dichiaro di aver letto e accetto le condizioni di privacy

EVENTI

AZIENDE

Lo spazzolino con il manico riutilizzabile - TePe

Lo spazzolino con il manico riutilizzabile - TePe

A cura di TePe

Uno studio di coorte pubblicato su JAMA Network Open ha valutato l'associazione tra vaccinazione antinfluenzale, da sola o in combinazione con quella anti-COVID-19, e la durata del ciclo mestruale. I...

A cura di Redazione Farmacista33

 
chiudi

©2025 Edra S.p.a | www.edraspa.it | P.iva 08056040960 | Tel. 02/881841 | Sede legale: Via Spadolini, 7 - 20141 Milano (Italy)

Top