Politica e Sanità
15 Novembre 2011Per ridare slancio alla sanità pubblica servono "scelte forti e innovative". Ma soprattutto è necessario "rilanciare il ruolo dei medici quali principali garanti della qualità e della sicurezza delle cure". A indicare la strada per il rilancio del SSN è il segretario nazionale dell''ANAAO Assomed, Carlo Lusenti, in una lettera aperta al ministro della Salute che verrà, pubblicata sul sito web del sindacato. Secondo Lusenti, la nascita di una maggioranza politica solida e coesa, potrebbe facilitare il compito del prossimo Governo. "L''esecutivo che sta per formarsi - sottolinea nella lettera il segretario dell''ANAAO - avrà la grande possibilità di assumere decisioni operative chiare e coerenti. Dopo 10 anni dall''ultimo intervento l''esigenza di adeguare, ammodernare, riformare e correggere è ineludibile. I tempi, le istanze sociali e la medicina cambiano troppo in fretta per permetterci di lasciare l''organizzazione dei servizi di tutela della salute immutata per decenni". L''attenzione di Lusenti è rivolta soprattutto alle condizioni di lavoro dei medici che, "se sono o appaiano scadenti o pessime, escludono la possibilità di una vita professionale dignitosa". Tra le emergenze da affrontare: i contratti scaduti da anni e l''organizzazione del lavoro feudale. "Tutti elementi che generano un senso diffuso di insoddisfazione, diffidenza, frustrazione, disaffezione e livida rabbia". Lusenti passa quindi a esaminare punto per punto i nodi che andrebbero sciolti. Sotto accusa finisce il modello aziendalista in sanità. "Un modello - spiega - centrato su forte autonomia amministrativa e controllo dei costi, che ha da tempo mostrato tutti i suoi limiti, senza centrare gli obiettivi che gli erano stati affidati". Nel mirino di Lusenti anche il governo clinico, "supposta medicina di questi mali, che tanto più è evocata, tanto meno trova concreta applicazione e riconoscimento". Tra i nodi da affrontare, anche quelli relativi alla formazione e al reclutamento. "Il percorso universitario, formativo e di specializzazione - sottolinea nella lettera Lusenti - non ha uguali al mondo per lunghezza. Oltre a essere gravemente inefficiente e costoso per la collettività, non garantisce standard professionali adeguati. Anche i sistemi di selezione, reclutamento, progressione di carriera e valutazione del merito sono incerti, a volte ambigui, poco trasparenti, ondulanti tra gli estremi dell''autoritarismo padronale e dello scambio clientelare". Lusenti si augura quindi che il prossimo ministro riesca ad affrontare e risolvere tutti i problemi sul tavolo. "Spero - conclude - che riesca a essere all''altezza del ruolo e del compito, e che abbia a cuore i diritti dei cittadini e le sorti del SSN".
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