Politica e Sanità
15 Novembre 2011Nel mondo dello sport amatoriale, doping e tossicodipendenza è un binomio è sempre più indissolubile, soprattutto per steroidi e cocaina, oppure ormoni della crescita e sonniferi o antidepressivi, per contrastare gli effetti collaterali degli steroidi. Secondo Roberta Pacifici, ricercatrice dell''Istituto superiore di sanità (Iss) e componente della Commissione nazionale per la lotta al doping, ormai è un problema rilevante di sanità pubblica. "Se nel mondo dello sport professionistico i ricercatori fanno sempre più fatica a rincorrere nuove sostanze e metodi - dice lesperta - nel settore amatoriale troviamo di tutto: epo, ormoni steroidei. Ma il fenomeno che più ci allarma è il binomio doping-tossicodipendenza. Sia perch� certe sostanze usate per aumentare le proprie performance danno dipendenza fisica e psichica, sia perch� il loro consumo si accompagna sempre più di frequente con droghe vere e proprie". Il policonsumo è, infatti, indotto dal desiderio di ridurre gli effetti collaterali delle sostanze dopanti come gli steroidi che possono comportare disfunzione erettile, insonnia e depressione. Un pericolosissimo fai da te che spesso usa - continua Pacifici - Internet per approvvigionarsi di sostanze vietate. Con il rischio di incorrere in farmaci e confezioni contraffatte". In una sorta di paradossale controsenso, insomma, si fa sport per stare meglio ma, proprio per ottenere i risultati sperati, si assumono sostanze che fanno male. "E che producono danni non solo al sistema endocrino, ma anche all''apparato cardiovascolare".
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