Politica e Sanità

31 Maggio 2012

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«Ricorrere a un generico, anche a seguito della sostituzione in farmacia, non fa venir meno la tutela della salute del cittadino: lo dimostrano decenni d’impiego dei medicinali equivalenti in tutto il mondo. È dura la replica di Giorgio Foresti, Presidente di AssoGenerici, alle parole pronunciate da Giacomo Milillo, segretario nazionale Fimmg. In un comunicato stampa pubblicato sul sito della Fimmg, Giacomo Milillo aveva dichiarato infatti che «il farmaco a brevetto scaduto deve essere scelto e prescritto direttamente dal medico: per questo abbiamo respinto sempre categoricamente le ipotesi di prevedere un premio economico per i medici che prescrivono molti generici. Riteniamo queste proposte offensive e paragonabili al comparaggio. Sosteniamo ormai da anni l''uso privilegiato dei farmaci generici, ma ci opponiamo alla loro sostituibilità». Secondo Giorgio Foresti, queste posizioni «sono un oggettivo contributo al clima di disinformazione» in quanto AssoGenerici «non ha mai proposto di incentivare economicamente la prescrizione dei generici e, se si vuole parlare di comparaggio, non è certo tra i produttori di equivalenti che si possono trovare esperti in materia». Anche sulla sostituibilità la risposta è netta: se Milillo, infatti, sostiene il diritto dei medici di famiglia a rifiutare responsabilità indipendenti dalla loro volontà, Foresti replica che «nel resto dell’Europa la stragrande maggioranza delle ricette è compilata senza preoccuparsi di indicare nessun nome commerciale».