Politica e Sanità
26 Settembre 2012È già pronta la traccia di bando che farà da modello per le delibere con cui nelle prossime settimane le Regioni lanceranno “en masse” il concorso straordinario del decreto liberalizzazioni. Il testo, redatto da un pool di tecnici regionali, riprende e conferma le disposizioni delle leggi 27/2012 e 135/2012: al concorso possono partecipare singolarmente o in forma associata tutti i farmacisti non titolari («in qualunque condizione professionale si trovino»), i farmacisti titolari di parafarmacia e i titolari di rurale sussidiata, di farmacia soprannumeraria (cioè aperta in base al criterio topografico o della distanza e non riassorbita) e infine i soci di società titolari esclusivamente di rurale sussidiata o soprannumeraria (quindi alla società non devono fare capo farmacie di altra categoria). Confermata anche la partecipazione in non più di due Regioni e l’iscrizione attraverso la piattaforma web che le amministrazioni stanno ultimando proprio in questi giorni.
Di rilievo anche il capitolo riguardante le modalità di valutazione dei titoli. In caso di partecipazione associata, il conteggio verrà effettuato «sommando i punti di ciascun candidato fino alla concorrenza del punteggio massimo previsto dal DPCM 298/1994 per ciascuna voce». Il tempo parziale uguale o sotto le venti ore viene valutato «nella misura del 50% del punteggio previsto per i relativi profili professionali». Al titolare o collaboratore di parafarmacia si applica una maggiorazione del 40% fino a un massimo di 6,50 punti, a patto che documentino un’anzianità di almeno cinque anni. Per quanto concerne l’aggiornamento, restano esclusi i corsi Ecm e rientreranno nella valutazione «soltanto i titoli conseguiti nei cinque anni precedenti alla data di pubblicazione del presente bando», mentre per quanto concerne le pubblicazioni saranno presi in considerazione «esclusivamente i lavori scientifici editi, a mezzo stampa, nel decennio precedente alla data di pubblicazione del presente bando».
Per il resto provvederanno le commissioni esaminanti, cosa che lascia irrisolto uno dei passaggi più importanti del concorso straordinario. La concomitanza di più gare e la possibilità per i candidati di partecipare contemporaneamente in due sole regioni aveva spinto nei mesi scorsi molti osservatori ad auspicare che sulla valutazione dei titoli si adottassero criteri uguali per tutto il territorio nazionale, in modo da evitare che due commissioni dessero punteggi differenti allo stesso candidato. Tuttavia, nella traccia di bando non c’è alcun riferimento a una griglia unica. Si sarebbe tentati di dedurre che sul punto le Regioni hanno rinunciato a muoversi all’unisono (il che costringerebbe i candidati a scegliere le sedi in cui concorrere tirtando a testa o croce, senza sapere in anticipo come verranno valutati i loro titoli e dove hanno più chances) ma secondo alcune fonti sul tema potrebbero esserci interventi chiarificatori nei prossimi giorni. Anche perché, non va dimenticato, iscrizioni e comunicazioni dei titoli passeranno da un portale dedicato, dove sarebbe facilissimo inserire un algoritmo per la valutazione automatica dei punteggi.
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