Politica e Sanità

02 Ottobre 2012

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Il continuo contenimento dei costi del Servizio sanitario nazionale si ripercuote inevitabilmente anche sulle farmacie, che vedono una costante riduzione dei loro margini. Al contempo, la recente normativa sui servizi e, soprattutto, il prossimo aumento sul territorio del numero di presidi sono elementi che rafforzano l’immagine di punti di erogazione di servizi per la salute e il benessere del cittadino. È questa la premessa da cui parte l’edizione 2012 di Farmadays, l’evento organizzato dall’Utifar, che quest’anno si terrà dal 5 al 7 ottobre alla fiera di Verona e che, nel pomeriggio di sabato, vedrà l’intervento del ministro della Salute, Renato Balduzzi (alle 15). La riflessione partirà da una ridefinizione del ruolo della farmacia alla luce dei cambiamenti in atto, per andare a indagare i possibili campi di sviluppo della sua attività come punto di riferimento sanitario sul territorio. In particolare l’intento è di «potenziare all’interno della farmacia alcuni importanti settori, come alimentazione particolare, omeopatia e fitoterapia, articoli sanitari e ausili per anziani, dermocosmesi, prima infanzia e veterinaria», che «possono sopperire in modo significativo alla diminuzione dei margini provenienti dal Ssn». Attenzione anche allo sviluppo dell’area dei servizi con la ricerca di «un giusto equilibrio tra investimento, ritorno economico e immagine» e al laboratorio galenico. Ma anche al ruolo della formazione nella sfida dei nuovi servizi e della gestione delle risorse umane. Tra le relazioni ce ne sono alcune dedicate alla prima infanzia (Fidelizzazione della mamma durante la gravidanza; formazione e assortimento necessario per uno sviluppo del settore), dermocosmesi (Come cresce il mercato, quali sono le potenzialità della farmacia; nuove professionalità da inserire nel settore della dermocosmesi; organizzazione ottimale del settore dermocosmetico), fitoterapia (Potenzialità del settore in farmacia; spazio e assortimento ottimale; analisi dei canali formativi) e veterinaria.