Politica e Sanità
17 Ottobre 2012Accordo fatto tra Aifa, Federfarma Servizi, Adf, Federfarma, Fofi e Assofarm sul nuovo metodo di remunerazione per la filiera distributiva del farmaco. La firma è stata ratificata ieri, secondo quanto si apprende da un comunicato Aifa.
Per le farmacie, l’accordo prevede una quota fissa di 2 euro per confezione al netto dell’Iva, un importo che cresce del 18% per le rurali sussidiate con fatturato inferiore a 387.342,67 euro e del 17,5% per le farmacie con fatturato inferiore a 258.228,45 euro. La quota integrativa sarà erogata dalle Asl a titolo di maggiorazione del prezzo di cessione del farmaco. E’ prevista poi una quota premiale di 0,10 euro per confezione al netto dell’Iva per i farmaci generici o a brevetto scaduto con prezzo allineato al prezzo di riferimento. Infine, vi è una quota proporzionale fissata nel 3,30% del prezzo ex factory di ogni singola confezione, sempre al netto dell’Iva.
Sul fronte grossisti, ci sarà una quota fissa di 0,25 euro al netto dell’Iva per i medicinali con prezzo ex factory inferiore o uguale a 25 euro, che salirà allo 0,35% per i medicinali con prezzo ex factory superiore a 25 euro. Anche per i grossisti quota proporzionale dello 0,55% del prezzo ex factory al netto dell’Iva.
A seguito dell’introduzione del nuovo sistema di remunerazione saranno aggiornati tutti i prezzi dei medicinali. A partire dal 1 gennaio 2013 sarà rivisto il prezzo dei farmaci, composto dal prezzo ex factory a cui si aggiungeranno la quota premiale, la quota fissa di farmacista e grossista e la quota proporzionale derivante dalla somma delle quote proporzionali di farmacisti e grossisti. Con il nuovo sistema di remunerazione, la cui entrata in vigore è prevista dal 1 gennaio 2013, decadranno le precedenti quote di spettanza per la filiera della distribuzione, compresi tutti gli sconti nei confronti del Ssn. Resta invece a disponibilità della filiera della distribuzione il margine dell''8% da trattare per l''acquisto del farmaco generico. Confermato l''obbligo contributivo dello 0,90% sul fatturato Ssn dovuto dalla farmacia all''Enpaf.
Così Luca Pani, direttore generale Aifa: «Siamo molto contenti di essere riusciti a trovare un accordo comune che garantisca la sostenibilità del sistema, pur tenendo in considerazione le esigenze della filiera quale nodo cardine del nostro Servizio Sanitario e punto di riferimento per il cittadino».
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