Politica e Sanità

30 Ottobre 2012

---

Anziché «tagliare sulla Sanità, si risparmi sui farmaci: è gravissimo il ritardo nella campagna sui farmaci equivalenti e per questo chiederemo il commissariamento dell''Aifa». La denuncia arriva da Federconsumatori che parla di un persistente «intollerabile silenzio sulla questione dei farmaci equivalenti». Secondo l’associazione, il Governo è rimasto in silenzio, dopo aver introdotto la normativa che obbliga l''indicazione del principio attivo sulle ricette mediche, lasciando così spazio a «leggende metropolitane e falsità affermate da una vera e propria corporazione del farmaco». «Quest''ultima» sostiene Federconsumatori «ha avviato una campagna di disinformazione per alimentare la paura e la diffidenza dei cittadini nei confronti dei farmaci equivalenti, giungendo a definire riduttivo il potere terapeutico di tali farmaci sino a spargere il sospetto che si risparmi sui costi fruendo di una sanità di serie B». A fronte di questo presunto atteggiamento, Federcosumatori annuncia di aver richiesto un incontro urgente al Ministro della Salute, «al fine di sollecitare una seria campagna ufficiale in grado di diffondere la conoscenza e l''uso dei farmaci equivalenti». «Chiederemo conto del perché della totale inerzia e della grave mancanza di attenzione su tale importante questione da parte dell''AIFA» dichiara Rosario Trefiletti, Presidente Federconsumatori «e se nel caso, come a noi sembra, anche di un mutamento degli attuali vertici dell''Agenzia del Farmaco, colpevoli di questi gravi comportamenti».