Politica e Sanità

20 Dicembre 2012

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Sarà la Corte dei Conti a decidere l''appartenenza delle casse private (Enpaf compreso) al''elenco Istat delle pubbliche amministrazioni. Così detta l''emendamento alla legge di stabilità che da ieri è all''esame del Senato per il voto. La proposta di modifica che non è stata ben accolta dall''Adepp (l''Associazione delle casse private) poiché “volta a bloccare” i ricorsi inoltrati a novembre presso la Corte di cassazione. In gioco ci sono i tagli dettati dalla Spending review, poiché gli interventi valgono per tutti gli enti ricompresi nell’elenco Istat delle pubbliche amministrazioni. Tuttavia le casse delle professioni – che in quella lista compaiono – contestano l’inclusione. Una contestazione dettata dalla volontà di sottrarsi alla Spending review, che impone per il 2012 risparmi sui costi intermedi pari almeno al 5% e per il 2013 del 10% (con versamento all’Erario delle risorse risparmiate). Per uscire dall’elenco gli enti di previdenza avevano presentato attraverso l’Adepp due ricorsi al Tar, accolti in primo grado ma poi respinti davanti al Consiglio di Stato. Alcune casse – tra le quali quella dei medici, l’Enpam – vorrebbero proseguire nel contenzioso davanti alla Corte di cassazione ma l’emendamento di ieri al dl Stabilità sbarrerebbe il percorso.
Nei giorni scorsi palazzo Madama aveva bocciato un primo emendamento all''articolo 57 che anziché alla Corte dei Conti, rimandava ai Tar e al Consiglio di Stato la facoltà a decidere sui ricorsi.