Politica e Sanità

11 Gennaio 2013

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«A liste oramai chiuse constatiamo a malincuore che malgrado gli sbandierati propositi di dar voce a nuove espressioni della società civile nessun rappresentante delle parafarmacie è stato incluso nella partita elettorale» è quanto rileva in una nota il presidente della Federazione nazionale farmacia non convenzionata, Giuseppe Scioscia. Bersaglio della nota il senatore Monti, il segretario Pd Bersani e il liberale Giannino visto che, sottolinea Scioscia «i nostri avversari sono da tempo seduti sugli scranni di entrambe le camere». «Sappiamo fin troppo bene come le lobby siano trasversali e cercano consensi a destra come a sinistra», precisa il numero uno delle Parafarmacie. «Mentre Bersani può ricordare che fu il ministro della Salute del suo stesso governo a bloccargli nel 2006 l''ultima lenzuolata di farmaci di fascia C, al tempo stesso il senatore Monti è consapevole che i suoi provvedimenti “pseudoliberalizzatori” abbiano finito per danneggiare ulteriormente la nostra situazione a favore delle farmacie». Le parafarmacie sono perciò preoccupate dalla prossima scadenza elettorale e dalla probabile assenza di propri rappresentanti in Parlamento «Come potremo difenderci? Senza la fascia C siamo e saremo di fatto tutti destinati alla chiusura» conclude.