Politica e Sanità

12 Marzo 2013

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C’è ancora molto da fare prima di arrivare a una reale collaborazione inter-professionale, lo dimostra un’indagine paneuropea su tirocinanti farmacisti in ospedale e sul territorio: il Europharm Forum (Epf) e la European Association of Hospital Pharmacists (Eahp) hanno raccolto oltre 500 risposte da farmacisti di 35 paesi diversi dell’Unione. In sintesi è emerso quanto segue: il 50% dei farmacisti sul territorio riteneva di non avere alcuna relazione professionale con i colleghi del settore ospedaliero; tuttavia il 75% dei partecipanti era convinto della necessità di una comunicazione tra farmacisti dei due comparti, territorio e ospedale, per una migliore cura dei pazienti, soprattutto quando è necessario comunicare modifiche dei trattamenti farmacologici; il 71% ritiene che alla dimissione dall’ospedale i pazienti non siano sufficientemente informati sui farmaci che devono assumere. Tra le motivazioni alla base di questa incomunicabilità, le 3 principali barriere alla comunicazione inter-professionale sarebbero: mancanza di sistemi elettronici per condividere le informazioni; mancanza di tempo; mancata consapevolezza di quanto una corretta e approfondita comunicazione sia un punto centrale nella pratica professionale corrente.