Politica e Sanità

15 Novembre 2011

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Le vendite mondiali dei medicinali sono cresciute, lo scorso anno, solo del 6,4%, attestandosi a 712 miliardi di dollari, ovvero 459 miliardi di euro: il tasso di crescita più basso registrato dal 1996, secondo i dati Ims Health citati oggi dal quotidiano economico francese Les Echos. Non solo: le previsioni per il 2008 sono ancora più negative, con un tasso di crescita che dovrebbe fermarsi a poco più del 5%. All''origine di questa tendenza c’è soprattutto la scadenza di molti brevetti per farmaci particolarmente vantaggiosi sul piano economico e che ora subiscono la concorrenza delle versioni equivalenti, meno care per i consumatori. Un altro elemento importante è la tendenza dei sistemi sanitari e assicurativi dei Paesi ricchi a ridurre la spesa farmaceutica. E così i Paesi emergenti rappresentano una parte sempre più importante del mercato. Cina, Brasile, Turchia, Russia, India, Messico e Corea del Sud occupano ormai una fetta di mercato pari al 16%. Insieme hanno rappresentato il 25% della crescita del settore nel 2007, quasi quanto gli Stati Uniti. E Cina e Brasile sono già entrate nella top ten dei mercati farmaceutici mondiali, occupando rispettivamente il nono e decimo posto.