Politica e Sanità
10 Maggio 2013La Giunta regionale ligure ha deciso di rivedere il protocollo di gestione dei farmaci non scaduti, poiché «non si hanno riscontri certi che quanto previsto dal protocollo sia stato attuato da tutte le Aziende sanitarie liguri». A dirlo è Aldo Siri, consigliere regionale della Lista Biasotti, che ha presentato, si apprende dalla stampa locale, come ordine del giorno la revisione di un servizio che «dopo 4 anni non decolla» e che necessita di una «verifica dei punti di raccolta e di informazione ai cittadini». Il protocollo della Regione Liguria che prevede che farmaci non scaduti possano essere riconsegnati alle Asl o a organizzazioni senza fini di lucro e alle Rsa, per essere riutilizzati è attivo dal marzo 2009 ed è stata la prima iniziativa in Italia per disciplinare la gestione dei farmaci destinati al riutilizzo secondo quanto previsto dall’art.2 della Finanziaria 2008. Obiettivo del provvedimento era anche il contenimento della spesa pubblica e di sprechi, incentivando il riutilizzo e la distribuzione di farmaci non scaduti, e garantendo, comunque, ogni forma di sicurezza per la salute dei cittadini, tanto che tutti i farmaci dovevano essere sottoposti ad accurati controlli da parte di medici competenti. Un’iniziativa lodevole e ispirata a principi di solidarietà sociale, secondo Siri «ma che, purtroppo, a oltre due anni di distanza sembra non sia ancora decollata del tutto». «A oggi non si hanno riscontri certi che quanto previsto dal protocollo sia stato attuato da tutte le Aziende sanitarie liguri. Sappiamo» spiega Siri «che la Asl 4 chiavarese, già a dicembre 2008 ha recepito quanto stabilito dall’art. 2 della Finanziaria 2008 e che la Regione Liguria a marzo 2009 ha esteso detto articolo a tutte le Aziende sanitarie liguri. Sappiamo, pure, che periodicamente vengono consegnati i farmaci non scaduti all’Associazione Gigi Ghirotti. Non sappiamo, però, se tutte le Asl liguri abbiano ottemperato a quanto stabilito dal protocollo. Per questo abbiamo impegnato la Giunta a verificare l’attuale situazione della gestione dei farmaci non scaduti e, in particolare, abbiamo chiesto di verificare che tutte le Aziende sanitarie abbiano individuato i punti di raccolta dei farmaci non ancora scaduti e, quindi, riutilizzabili e abbiano promosso una campagna d’informazione che permetta al singolo cittadino di conoscere questa importante iniziativa».
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