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Politica e Sanità

17 Giugno 2013

Mandelli, pressing sul ministro per la nuova remunerazione


«Sulla nuova remunerazione delle farmacie sono in pressing costante sul ministro Lorenzin perché si faccia qualcosa. Se non si affronta al più presto la questione, i rischi sono sotto gli occhi di tutti». A sottolinearlo il presidente della Fofi e senatore del Pdl Andrea Mandelli (foto) intervenendo alla tavola rotonda conclusiva del simposio dell’Associazione farmaceutici industria (Afi) chiusosi venerdì a Rimini. Mandelli ha aperto il suo intervento parlando di “tragedia” in riferimento alla situazione della farmacia sul territorio, con un numero crescente di chiusure o di fallimenti per i debiti coi grossisti sempre più schiaccianti. Alla luce di questo scenario il presidente della Fofi ha ribadito la necessità di superare la figura del farmacista come mero dispensatore sulla quale l’Ordine da lui rappresentato è al lavoro da anni. «Ecco perché» sottolinea «ci siamo mossi per promuovere la farmacia dei servizi con iniziative come il patrocinio al primo studio volto a valutare la possibilità di applicare in Italia la prestazione a supporto dell’aderenza alla terapia introdotta in Gran Bretagna nel 2005 come Mur (Medicine use review)». Un’iniziativa sperimentata in quattro province (Treviso, Pistoia, Brescia e Torino) con risultati molto significativi come, per esempio, il fatto che nel 45% dei casi il paziente dimentica di assumere il farmaco al momento indicato, o modifica di sua iniziativa il dosaggio, aumentandolo o diminuendolo. O ancora che uno su cinque non comprende esattamente la natura della sua malattia o le caratteristiche e gli scopi dei medicinali prescritti. «Scoperte molto interessanti che il farmacista può fare quando esamina il comportamento del paziente nei confronti delle terapie prescritte dal medico» commenta una nota della Federazione.
«Lo studio» conclude il presidente Fofi «ha dimostrato che il farmacista italiano, adeguatamente formato, può svolgere efficacemente le prestazioni afferenti la pharmaceutical care e che nel contesto italiano la pharmaceutical care va incontro a un preciso bisogno sanitario».

Marco Malagutti

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