Login con

Politica e Sanità

25 Giugno 2013

Scozia, il farmacista può controllare terapie anticoagulanti


I farmacisti possono avere un ruolo determinante nel migliorare il controllo degli anticoagulanti, gestendo servizi ambulatoriali dedicati, sia in ospedale che sul territorio. È queta una delle principali raccomandazioni inserite nella Sign 129, la linea guida appena aggiornata dallo Scottish intercollegiate guidelines network sui farmaci antitrombotici. «Il vantaggio della gestione da parte del farmacista» spiega il Sign «si traduce in una migliore continuità delle cure, mantenimento di accurati registri dei pazienti, identificazione delle interazioni tra farmaci, identificazione e minimizzazione degli effetti avversi». La Sign 129 si prende in considerazione le terapie antipiastrinica, anticoagulante orale e parenterale, trombolitica per fibrillazione atriale, arteriopatia periferica e patologia cerebrovascolare, con queste indicazioni chiave:

  • per minimizzare il rischio di sanguinamento l’acido acetilsalicilico (Asa) deve essere impiegato alla dose più bassa;
  • i pazienti con fibrillazione atriale che sono a basso rischio di tromboembolia sistemica non necessitano di terapia antitrombotica, quelli ad alto rischio devono essere trattati con warfarin o, in alcune circostanze, con uno degli anticoagulanti più nuovi; la terapia antipiastrinica si dovrebbe impiegare solo se viene rifiutato l’anticoagulante;
  • l’Asa non è raccomandato per la prevenzione primaria delle vasculopatie;
  • clopidogrel in monoterapia oppure Asa associato a dipiridamolo sono raccomandati per la prevenzione secondaria di eventi cardiovascolari dopo un ictus ischemico o un Tia (attacco ischemico transitorio).

«Gli antitrombotici» sottolinea il Sign « sono tra i farmaci più prescritti. Sebbene d’efficacia riconosciuta in un certo intervallo di indicazioni, non sono esenti da effetti avversi, in particolare sanguinamenti anomali. In molti casi poi i pazienti che possono beneficiare di più di queste terapie sono anche quelli più a rischio di sanguinamenti, come gli anziani con comorbidità». Ecco spiegata la necessità di una linea guida aggiornatissima e molto centrata sulle competenze farmacologiche.

Se l'articolo ti è piaciuto rimani in contatto con noi sui nostri canali social seguendoci su:

Seguici su Facebook! Seguici su Linkedin! Segui le nostre interviste su YouTube!

Oppure rimani sempre aggiornato in ambito farmaceutico iscrivendoti alla nostra newsletter!

POTREBBERO INTERESSARTI ANCHE

28/12/2019

Per contrastare la compravendita illegale di farmaci per uso veterinario il Ministero sta studiando un logo, un bollino di qualità sulla falsa riga di quanto fatto per le farmaciePer...

27/12/2019

La Commissione europea ha approvato upadacitinib (Rinvoq) per il trattamento dell'artrite reumatoide attiva di grado da moderato a severoLa Commissione europea ha approvato upadacitinib (Rinvoq) per...

27/12/2019

Solo il 2% delle farmaciste donne possiede una farmacia nonostante rappresentino il 62% della forza lavoro, è quanto emerge dal sondaggio "Survey of registered pharmacy professionals 2019" del...

A cura di Lara Figini

27/12/2019

Acquistare i farmaci su internet attraverso siti non autorizzati è un fenomeno in continua crescita e l'unica arma per contrastarlo resta l'educazione sanitaria e l'orientamento dei cittadini...

 
Resta aggiornato con noi!

La tua risorsa per news mediche, riferimenti clinici e formazione.

 Dichiaro di aver letto e accetto le condizioni di privacy

EVENTI

AZIENDE

Questa Sono Io

Questa Sono Io


Stephen J. Ubl, presidente e CEO di Pharmaceutical Research and Manufacturers of America (PhRMA), interviene nel dibattito sui tagi ai prezzi dei farmaci in Usa: i Paesi esteri non pagano la loro...

A cura di Redazione Farmacista33

 
chiudi

©2025 Edra S.p.a | www.edraspa.it | P.iva 08056040960 | Tel. 02/881841 | Sede legale: Via Spadolini, 7 - 20141 Milano (Italy)

Top