Politica e Sanità

08 Luglio 2013

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Risalgono agli scorsi 29 aprile e 10 giugno le due richieste formali di incontro inviate al ministro della salute Lorenzin da parte di Assofarm. Lo sottolinea Venanzio Gizzi (foto), presidente dell’associazione delle farmacie comunali, sostenendo che «è pretestuoso quanto riportato dal comunicato del ministero della Salute in cui si sostiene che non ci sono state richieste ufficiali. Siamo rammaricati» sottolinea «perché Federfarma è stata ascoltata mentre noi non abbiamo ricevuto risposta». E aggiunge: «Dobbiamo discutere temi importanti che non possono essere discussi bilateralmente, come la remunerazione rinviata al 30 dicembre ma sulla cui impostazione vogliamo dare il nostro contributo. Bisogna discutere come recuperare ruoli e funzioni di spiccata natura sanitaria all’interno del Servizio sanitario nazionale che sviluppino la centralità della figura del farmacista. Bisogna affrontare il tema della convenzione che è ormai superatissima. E infine» conclude Gizzi «superare l’idea di un servizio sanitario a 21 velocità per andare verso un’idea più universale del farmaco con una revisione del ruolo delle Regioni nella distribuzione del farmaco, che avvenga ovunque nello stesso modo». (S.Z.)