Politica e Sanità

19 Luglio 2013

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Oltre 112 mila farmaci controllati, 6.621 segnalazioni di reazioni avverse, 2.188 persone iscritte al servizio e due vite salvate. Questi i numeri raggiunti, a oggi, dal progetto Medigenia, nato come start up per offrire ai cittadini un servizio di farmacovigilanza e lanciato in Friuli Venezia Giulia alla fine del 2012, a cui hanno aderito, oltre a ospedali e medici di base anche alcune farmacie aderenti a Federfarma. Il sistema utilizza il codice fiscale delle persone, ed è in grado di controllare in modo automatico e in tempo reale i farmaci e parafarmaci somministrati presso l''ospedale, quelli prescritti dai medici di base e quelli acquistati presso le farmacie aderenti al servizio. Nel caso si rilevasse un rischio clinico per la salute del paziente, la centrale operativa si attiva e avverte il medico e, nei casi più gravi, direttamente il paziente via sms o contatto telefonico. Ogni paziente viene messo in relazione, tramite il proprio codice fiscale, con la lista dei medicinali che assume e a ogni nuova prescrizione o acquisto di un farmaco il suo profilo viene aggiornato. «Il servizio Medigenia è stato segnalato ai titolari tramite una circolare Federfarma» ha spiegato Alessandro Fumaneri, presidente regionale di Federfarma «come Federazione abbiamo fatto da “passaparola” su questo nuovo sistema, ma l’adesione è stata una scelta dei farmacisti a titolo privato, poiché noi abbiamo seguito l’altro progetto di farmacovigilanza che abbiamo siglato insieme alla Regione che si è appena concluso». Di recente, hanno aderito al servizio anche le Banche di credito cooperativo del Friuli Venezia Giulia che mettono a disposizione i propri sportelli dove i cittadini possono trovare i moduli da compilare per iscriversi al servizio. (S.Z.)