Politica e Sanità

22 Luglio 2013

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Alcuni parlamentari inglesi hanno invitato il governo a togliere il limite al numero di medicinali, attualmente 400, che i farmacisti possono gestire nelle Medicine use review (Mur). La raccomandazione è stata sostenuta da Rob Darracott, direttore di Pharmacy Voice, portavoce delle tre più importanti associazioni di farmacie britanniche: «Dobbiamo considerare i Mur come parte dei servizi essenziali offerti dalle farmacie». La raccomandazione è comparsa su un report pubblicato la scorsa settimana che analizza la sostenibilità a lungo termine del sistema sanitario pubblico del Regno Unito, in cui si sottolinea che «i farmacisti di comunità dovrebbero poter effettuare le review quanto più possibile, operare in stretta collaborazione con i pazienti e contribuire a sviluppare soluzioni in merito al corretto utilizzo dei farmaci. Soprattutto per far fronte all’eccessiva prescrizione di medicine e di capire meglio perché alcuni pazienti non assumono i farmaci prescritti, acquistati e spesso buttati». Per questi motivi, Andy Murdock, proprietario di Lloydspharmacy e forte distributore di farmaci in Inghilterra, definisce il tetto mensile al numero di farmaci un «assoluto nonsense». Secondo Murdock i farmacisti di comunità potrebbero e dovrebbero giocare un ruolo di primo piano sia nella riduzione dei rifiuti farmaci e sia nell’aumentare l''aderenza. Secondo Heidi Wright, della oyal Pharmaceutical Society, «le Mur  dovrebbero essere condotte per quei pazienti che potrebbero trarre maggiormente vantaggio da una revisione per aiutarli a trarre il massimo dalle loro medicine noi vorremmo vedere il servizio esteso a tutti i pazienti che iniziano un nuovo farmaco per una condizione cronica».(S.Z.)