Politica e Sanità
16 Ottobre 2013I paventati tempi lunghi di attesa per la valutazione dei titoli nell’ambito del concorso straordinario, sono assolutamente da censurare poiché la normativa sul metodo di calcolo dei punteggi, se non liberamente interpretata, rende la procedura velocissima. A dirlo è Carlo Ranaldo (foto), docente di analisi di mercato presso la facoltà di Farmacia dell’Università Federico II Napoli, in un commento inviato a Farmacista33 in cui chiarisce perché i ritardi sono inaccettabili.
«I paventati tempi lunghi per la valutazione dei titoli siano assolutamente da censurare. Le Commissioni all’atto dell’insediamento “devono” indicare quale sia il metodo di calcolo dei punteggi. Questo passaggio, fondamentale in presenza di una norma che troppo lascia alla libera interpretazione, una volta effettuato rende la procedura velocissima. Si arriva a stilare una prima graduatoria e si concedono i fatidici 30 giorni per le controdeduzioni e si passa alla graduatoria definitiva. Se la metodica di calcolo in un concorso a soli titoli, fosse nota a tutti, come dovrebbe essere, anche i controlli diventerebbero semplici e chi si trova un punteggio più basso ricorre e quando, alla fine della procedura si attribuisce la sede, si controlla la veridicità dei titoli. Ma non si è fatto già così per i concorsi vecchi? E inoltre, i nominativi delle Commissioni, per una logica di trasparenza, andrebbero assolutamente resi noti e su questo aspetto, come già sottolineato nell''inappuntabile nota del prof Cini pubblicata su Farmacista33 il 14 ottobre.
A chi fa paura questa trasparenza? Devo pensare a nessuno. Dunque, si applichi».
Carlo Ranaldo
Facoltà di farmacia dell’Università Federico II Napoli
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