Politica e Sanità

23 Gennaio 2014

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Jeremy Hunt, segretario della salute britannico, ha accettato di considerare prioritario l’accesso per i farmacisti ai dati clinici dei pazienti. Come risultato si attende però un calo misurabile del numero di ricoveri d’emergenza. Queste le novità emerse da un incontro della scorsa settimana tra decisori politici e rappresentanti dei farmacisti. Quindi entro il 2015 le farmacie di comunità dovrebbero poter consultare un riassunto della storia clinica dei pazienti, così come le ambulanze, i servizi 111 e i reparti di pronto soccorso del National health service (Nhs), secondo quanto riportato da Sibby Buckle, membro dell’English pharmacy board (Epb) della Royal pharmaceutical society (Rps). Le dichiarazioni di Hunt sono emerse da una riunione tenuta a Westminster il 14 gennaio 2014, ordine del giorno: discutere il ruolo dei farmacisti nel Nhs. «Hunt ha sfidato la professione a tenere i contatti con i medici, in modo che ci sia meno competizione e più cooperazione tra le professioni» ha aggiunto Buckle, «la porta ora è aperta e la farmacia può essere introdotta nell’assistenza sanitaria tradizionale. La professione ora deve raccogliere la sfida e penso che possiamo, e siamo pronti a farlo». Ora sarà necessario concentrarsi su come utilizzare dal punto di vista clinico l’accesso a questi dati. Buckle si è detta anche «preoccupata per la mancanza di rappresentanza della farmacia nella nuova struttura di governance del Nhs. Ho suggerito al Segretario che il collegio di ogni commissione clinica dovrebbe avere un farmacista». Hunt ha risposto incaricando da Oliver Colvile, deputato e vicepresidente del All-party pharmacy group, promotore della riunione di agire da figura di raccordo per facilitare il collegamento tra i professionisti della farmacia e i rappresentanti politici. (E.L.)