Politica e Sanità
26 Febbraio 2014È stato presentato ieri a Roma il primo “Social manifesto” in Italia per i diritti della persona cefalalgica, redatto dall’Alleanza contro le cefalee, costituita da associazioni di pazienti, medico-scientifiche e professionali. Il documento, patrocinato dall’Associazione di Iniziativa Parlamentare per la salute (presieduta dal senatore Antonio Tomassini), si pone vari obiettivi, tra i quali il principale è l’ottenimento del riconoscimento legislativo della cefalea primaria cronica come patologia sociale. «Non si tratta di una rivendicazione per ottenere nuovi servizi e aumentare i costi per il Ssn» afferma Giorgio Bono, presidente Sisc (Società italiana per lo studio delle cefalee) «bensì la base per organizzare un’ottimizzazione concertata delle competenze così da uniformare l’accesso alle terapie nelle diverse Regioni e offrire a ogni paziente un percorso di informazione e cura personalizzato. Sarà comunque utile per uniformare i criteri per stabilire il grado di invalidità». «Il trattamento è disomogeneo sul territorio anche perché è difficile la diagnosi tra le molte forme di cefalea» aggiunge Marco Aguggia, presidente dell’Associazione nazionale neurologica italiana per la ricerca sulle cefalee (Anircef). «Nello spirito della Legge 38 che si occupa del dolore cronico anche non oncologico, va sottolineato che la cefalea cronica –che interessa il 2-3% della popolazione - è disabilitante e non risponde a morfina e oppioidi, e occorre costruire un sistema di cure per livelli di complessità crescente secondo il modello “hub & spoke”, puntando a evitare l’eccessiva esecuzione di esami diagnostici spesso inutili». «Anche nelle forme meno gravi la cefalea è comunque una patologia che riduce la qualità di vita dei pazienti che non vogliono che sia sottovalutata la propria sofferenza» sottolinea Francesco Maria Avato, responsabile scientifico dell’Alleanza cefalalgici (Alce). «Per assicurare il corretto uso dei farmaci e monitorare sia l’adesione alla terapia sia l’assenza di abusi» evidenzia Annarosa Racca, presidente Federfarma «la farmacia avrà presto un ruolo importante grazie al fascicolo sanitario elettronico». Con il Social manifesto si è varato l’Italian migraine project, che nell’arco di 2 anni produrrà campagne di sensibilizzazione e informazione sul tema. «Lo scopo ultimo è quelli di aumentare il livello culturale sulla cefalea cronica dell’adulto» conclude Tomassini.
Arturo Zenorini
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