Politica e Sanità

26 Febbraio 2014

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«Decisionista», un uomo con «dinamismo e capacità operative». Giudizio positivo e grandi speranze da parte di Venanzio Gizzi, presidente di Assofarm, sul nuovo premier Matteo Renzi. E, al momento, nessuna preoccupazione per le esternazioni e soprattutto un operato, come sindaco di Firenze, incisivo nei confronti delle partecipate delle amministrazioni locali, per le quali, ha ricordato un recente articolo del Sole 24 ore, è stato «l’unico sindaco ad aver affrontato con l’accetta il problema» di razionalizzare, efficientare e liberalizzare. «Stiamo portando avanti un’indagine che metterà in luce i livelli di guadagni portati dalle farmacie comunali, che, siamo convinti, producano quattrini. Perché le si dovrebbero dismettere? È una questione di affari». Inoltre, ricorda Gizzi, «proprio la Toscana ha formulato una legge nella direzione di un rafforzamento delle farmacie comunali con l’indicazione di aprirne diverse decine. Una legge che potrebbe essere, al contrario, un modello per le altre Regioni». Giudizio positivo allora sul nuovo premier e sulla riconferma del ministro della Salute, Beatrice Lorenzin: «Il sistema salute e gli operatori che lo rappresentano hanno bisogno di risposte immediate e della possibilità di programmare il futuro, un futuro da impresa, con certezze di tempi e provvedimenti. C’è bisogno di una nuova regolamentazione per il settore, che renda chiari i ruoli e le funzioni degli attori e soprattutto che riporti il farmaco in farmacia, eliminando le forme di distribuzione diretta e Dpc. L’auspicio è che l’unione di Renzi, un decisionista, con capacità operative e dinamismo, e la Lorenzin, che ha finora ben operato, possano portare a un riordino del settore».

Francesca Giani