Politica e Sanità

19 Marzo 2014

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A pochi giorni dalla diffusione del decalogo per prevenire i furti di farmaci negli ospedali elaborato da Sifo e Nas, il crimine torna a far cronaca portando a segno un colpo da 80mila euro a scapito della farmacia dell’ospedale di Mantova e uno da 50 mila nella vicina Suzzarra. Si tratta di una “seconda volta”, si apprende dalla stampa locale, poiché già un anno fa a febbraio avevano sottratto farmaci per circa 700mila euro. In città il furto è avvenuto nonostante le telecamere sparse nell’edificio, le più evidenti facilmente neutralizzate dai criminali, e l’allarme installato dopo i furti dello scorso anno e come in altri casi sono stati portati via farmaci costosi, alcuni da 400 euro a confezione. In entrambe le strutture sono stati portati via antitumorali, farmaci per la sclerosi multipla e per l’epatite. Gli inquirenti hanno spiegato che ogni confezione ha il marchio dell’ospedale dunque non potrà essere commercializzata in Italia, a ulteriore conferma di quanto gli esperti che da tempo si occupano del fenomeno dicono: gli autori dei furti agiscono in contatto con organizzazioni che gestiscono un traffico internazionale di farmaci. Farmaci che scompaiono in Italia e riemergono su mercati esteri dove la crisi economica o un livello di controllo a maglie più larghe, crea occasioni di guadagno illecito.

Simona Zazzetta