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Politica e Sanità

02 Aprile 2014

Lorenzin: no tagli, servono investimenti e riforme per recuperare risorse


Non si possono effettuare altri tagli a un «settore nevralgico» come quello della sanità, ma bisogna investire recuperando risorse all’interno del sistema sanitario nazionale attraverso riforme strutturali da definire nell’ambito del Patto della salute. Si è espressa così il ministro della Salute, Beatrice Lorenzin (foto) intervenendo in una trasmissione radiofonica, per affermare il suo disaccordo con Cottarelli sui tagli in sanità, «perlomeno nel metodo». Il commissario, ha ribadito il ministro, ha come priorità «il compito di recuperare risorse per abbassare le tasse», ma per «garantire ai cittadini una Sanità che funziona bisogna investire moltissimo». E ha aggiunto: «Al momento non si può fare, perché non ci sono i soldi. Ma si possono recuperare risorse all''interno del sistema sanitario nazionale. Non si tratta di margini che si possono tagliare dall''oggi al domani ma di recuperare risorse attraverso riforme strutturali, cioè cambiando i processi di organizzazione sinora fallimentari, che hanno prodotto margini di spreco enormi». Secondo il ministro, il presupposto di base è «capire se il Fondo sanitario nazionale è sufficiente così com''è a garantire servizi ai cittadini, cioè erogazioni di prestazioni e accesso a farmaci che sono sempre più costosi» come per esempio il nuovo farmaco contro l''epatite C, che appena arrivato ha già avuto un impatto sul mercato di 1 miliardo di euro, «e siamo solo all''inizio di una grande rivoluzione che sta avvenendo nel mondo scientifico, con evidenti ricadute sulla vita delle persone». E poi va portato a termine il Patto per la salute, «con all''interno delle norme di salvaguardia che vincolino governo e regioni agli accordi presi, anche con poteri sostitutivi». E conclude: «Se salta il Patto salta il luogo dove si possono definire riforme strutturali, e si tornerà ai tagli. Noi diciamo che le persone devono stare il meno possibile in ospedale e più sul territorio, operazione che comporterebbe un enorme risparmio di denaro. Ma per farlo servono risorse da investire sul territorio e il tempo per seguire l''implementazione della riforma».

Simona Zazzetta

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