Politica e Sanità

17 Aprile 2014

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La Gran Bretagna sperimenta ambulatori dei medici di famiglia aperti nelle ore serali con la disponibilità del farmacista. È questo al centro di un progetto pilota sulle cure primarie partito in Gran Bretagna che coinvolgerà più di sette milioni di pazienti per un anno, attraverso 20 iniziative, grazie al Challenge Fund (50 milioni di sterline) varato dal governo Cameron. La notizia è stata data dal Nhs, il servizio sanitario britannico, e diffusa da alcune testate inglesi. La sperimentazione prevede l’apertura degli ambulatori dalle 8 alle 20 per 7 giorni e intende testare diversi modelli di gestione che permettano un ampliamento dell’accesso dei pazienti alle cure primarie, anche attraverso un maggior utilizzo della telemedicina e delle nuove tecnologie. Ma la novità è che tre di questi progetti comprendono la presenza del farmacista. In particolare, il primo nel distretto West Wakefield, prevede la prenotazione online di un consulto con un farmacista nello studio del medico di famiglia. L’iniziativa coinvolge 63.000 per sei ambulatori. I pazienti possono tuttavia raggiungere i professionisti anche attraverso un contatto per mail o una web chat. Nel distretto di Hambleton, Richmondshire, Whitby (North Yorkshire), i farmacisti fanno, invece, parte di un team basato sul territorio che affianca i medici di famiglia e include anche personale degli ospedali di comunità o infermieri. Si prevede l’utilizzo delle nuove tecnologie per riuscire a servire anche le aree rurali più disagiate, con un coinvolgimento di 142mila pazienti e 22 medici di base. Infine c’è il progetto avviato nel distretto di Brighton e Hove (East Sussex): in questo caso farmacisti e medici di base lavorano fianco a fianco per creare quattro centri di cure primarie per offrire un servizio di assistenza più flessibile. I farmacisti possono offrire la loro opera su appuntamento nella farmacia, nell’ambulatorio o anche al domicilio del paziente. In questo caso i pazienti coinvolti sono 137.551 per 18 medici. Il coinvolgimento dei farmacisti ha ricevuto il plauso del English pharmacy board della Royal pharmaceutical society, che attraverso il suo presidente David Branford, spiega che da tempo medici e farmacisti hanno avuto la richiesta di un aumento dell’offerta assistenziale tanto che alcuni studi già propongono l’affiancamento del farmacista per la gestione della terapia farmacologica.

Francesca Giani