Politica e Sanità

03 Giugno 2014

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Conto alla rovescia per il patto per la salute che Ministero e Regioni puntano a chiudere entro fine giugno e che, secondo quanto aveva dichiarato il coordinatore degli assessori regionali alla Sanità Luca Coletto al termine della conferenza delle Regioni, dovrebbe arrivare in settimana a un testo dal Ministero, sul quale le Regioni potranno fare le proprie valutazioni. Ma la deadline per Regioni e Ministero potrebbe essere realizzabile, anche se per ora è stata chiusa la parte più tecnica mentre è in avvio quella politica, con nodi che, aveva detto il ministro della salute Beatrice Lorenzin, «meritano una riflessione». Per altro, se il Patto ha un percorso di definizione dei contenuti che è di confronto tra le istituzioni, ricorda Coletto, ci sono però anche le associazioni dei cittadini e dei pazienti, le federazioni, i sindacati. A ogni modo, deadline a parte, la direzione che emerge dalle dichiarazioni rilasciate in questi ultimi giorni conferma l’intenzione di un rafforzamento del territorio per favorire il processo di riorganizzazione della rete ospedaliera e una evoluzione verso più poteri centralizzati e di controllo rispetto alla regionalizzazione della sanità. Sul tavolo anche un rafforzamento di Agenas, con un ruolo di controllo di gestione e di verifica del sistema, ma tra i temi anche quello della governance e della meritocrazia, con la questione dei manager e della nomina delle direzioni scientifiche. Tra le parole chiave emerse anche controllo delle prescrizioni e delle degenze e costo unico. La speranza, a ogni modo, è anche quella di chiudere entro fine giugno, insieme al Patto, il riparto del Fondo sanitario nazionale 2014 tra le Regioni, anche se, ha ricordato Coletto, il tema ha sempre visto divise le Regioni, per poi chiudersi con una mediazione.