Politica e Sanità

12 Giugno 2014

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Spostare l'attenzione sul professionista, in modo da perseguire l'obiettivo di migliorare la posizione dei farmacisti. Questa è una delle direzioni che Davide Gullotta (foto), presidente Fnpi, indica per la Federazione nel suo punto sull'attività. E proprio in questo solco andrà la manifestazione che si sta preparando a Roma per il 25 giugno, il giorno successivo dell'udienza alla Corte Costituzionale sulla fascia C, in cui viene annunciato «un gesto simbolico». «Saremo a Roma nel giorno dell'udienza e stiamo organizzando per il giorno dopo una manifestazione che avrà l'obiettivo di spostare l'attenzione proprio sulla professione, sul farmacista. Siamo farmacisti e il nostro obiettivo deve essere quello di migliorare la posizione dei professionisti». Una direzione che è alla base anche della proposta-provocazione lanciata da Gullotta e rivolta a tutti i farmacisti: «Credo sia arrivato il momento di avviare un confronto che coinvolga tutti i farmacisti, dal titolare di farmacia e parafarmacia, all'ospedaliero, al collaboratore, per definire una nuova professionalità che valorizzi il consiglio, partendo da quella che è maggiormente l'area di competenza del farmacista rappresentata dai farmaci senza prescrizione medica, puntando a una nuova figura che richiami in un certo senso certe esperienze del farmacista prescrittore. Ma anche mettersi a tavolino per individuare una fascia di farmaci, che comunemente vengono dati senza ricetta medica, per i quali spostare l'attenzione verso il consiglio, in modo da competere in professionalità più che sullo sconto. Noi farmacisti siamo il primo punto di contatto dei pazienti, un tramite tra cittadino e cura. Spesso il paziente viene da noi prima che andare dal medico tanto che è nei nostri presidi che c'è la prima presentazione della malattia. È proprio qui che viene fuori la professionalità del farmacista». C'è poi, continua, «un'altra considerazione da fare: pensando alla ricetta elettronica l'impressione che se ne ricava è che l'evoluzione del farmacista passi più da altri campi: con la dematerializzazione il lavoro del farmacista sulla ricetta rischia di diventare qualcosa di più automatico. Prima c'era una maggiore possibilità di interpretazione della prescrizione, adesso è il sistema che dà fin da subito le impostazioni corrette già nella fase della prescrizione del medico. Penso invece che è nella categoria dei farmaci senza prescrizione medica che il farmacista viene chiamato sempre di più a dare un contributo in termini di professionalità». Da Gullotta anche il punto sulla Federazione: «In questo primo periodo del mio mandato sto cercando di dare un profilo nuovo alla Federazione: abbiamo rinnovato il sito, prestando maggiore cura all'accesso alle informazioni e alla comunicazione, e stiamo facendo accordi con associazioni, come per esempio l'Idea, degli igienisti dentali, per allargare i servizi offerti, ai cittadini e ai farmacisti, ma anche nella direzione dei gruppi d'acquisto».

Francesca Giani