Politica e Sanità

04 Luglio 2014

---

Due ore di colloquio tra il ministro della salute, Beatrice Lorenzin, e i governatori, riuniti nella conferenza straordinaria delle Regioni, alla presenza del sottosegretario all'Economia Enrico Zanetti, e a uscirne la promessa di chiudere settimana prossima con il passaggio in Stato-Regioni. Secondo le dichiarazioni rilasciate da Lorenzin, a mancare sarebbero solo «limature», mentre «i nodi fondamentali» sarebbero stati sciolti. E anche da parte di Luca Zaia, governatore del Veneto, la regione, insieme alla Lombardia, che aveva espresso riserve e minacciato di far mancare il voto al Patto se non vi fossero stati apportati correttivi, c'è la stessa convinzione. Zaia, che ha parlato quando la conferenza era ancora in corso e che ribadisce la linea di premiare la virtuosità e di lasciare ai governatori delle regioni in piano di rientro la possibilità, per quanto non più commissari, di partecipare alle decisioni, sottolinea che le Regioni avevano raggiunto tra loro un accordo già nella mattinata di ieri, prima dell'arrivo del ministro, ma ci sarebbero alcune «incongruenze rispetto a quello che i ministri vorrebbero» e «approfondimenti che competono ai ministeri», che per altro hanno reciprocamente posto alcune questioni, definite però «risolvibili». E, secondo quanto emerge dalla stampa, si tratterebbe di trovare la quadra su alcune divergenze legate alle risorse, con il Mef da un lato che vorrebbe mettere mano alle risorse di fronte a necessità nazionali e dall'altra le regioni che vorrebbero veder finanziata l'edilizia sanitaria.

Francesca Giani