Politica e Sanità

17 Luglio 2014

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La decisione del subcommissario alla Sanità calabrese, Andrea Urbani, che ha disposto la distribuzione per contro dei farmaci inseriti nel Pht regionale, è stata accolta con soddisfazione dai titolari delle farmacie territoriali e «rappresenta un importante segnale di attenzione nei confronti degli assistiti della nostra Regione e del ruolo che la farmacia può assumere per migliorare il servizio offerto alla popolazione» come dichiara a Farmacista33, Vincenzo Defilippo, presidente di Federfarma regionale. Il provvedimento arriva dopo un anno di sperimentazione del servizio e concede alle Asl 45 giorni di doppio canale per smaltire le rimanenze in magazzino. Una sperimentazione che, spiega Defilippo «ha coinvolto tutte le farmacie della Regione e ha prodotto risultati positivi non solo in termini economici, ma anche di qualità delle prestazioni. Tutti i cittadini calabresi» prosegue «hanno potuto ottenere i medicinali di cui hanno bisogno comodamente nella farmacia sotto casa, un grande vantaggio soprattutto per chi abita nei piccoli centri, in particolare gli anziani e i malati cronici, che hanno più difficoltà a spostarsi per raggiungere il presidio pubblico, magari anche molto lontano». Il risultato importate, aggiunge «è il fatto di aver garantito le stesse modalità di accesso ai farmaci su tutto il territorio. Tutti i cittadini calabresi hanno avuto le stesse opportunità e usufruito dello stesso livello di servizio». E poi ci sono gli aspetti economici: «È evidente che la distribuzione in farmacia garantisce la massima trasparenza, grazie al monitoraggio puntuale di tutte le confezioni erogate e al fatto che i pazienti ricevono di volta in volta le confezioni di cui hanno effettivamente bisogno. Le Asl, invece, per evitare troppi spostamenti ai pazienti, devono consegnare grandi quantitativi di medicinali che, se il paziente deve sospendere o modificare la terapia, vanno sprecate». E infine ci sono ragioni di buon governo e sana gestione della cosa pubblica: «Affidando alle farmacie la distribuzione dei medicinali del Pht si liberano risorse nelle strutture pubbliche» conclude Defilippo «e i farmacisti che operano in ospedali e Asl possono concentrarsi su altre attività di grande utilità per il buon funzionamento del sistema, come i controlli, il monitoraggio dell'uso dei farmaci, le verifiche sull'appropriatezza prescrittiva. Tutte attività che possono contribuire in modo efficace a rendere la sanità calabrese più efficiente, controllata ed economicamente sostenibile».

Simona Zazzetta