Ebola: anche farmacisti tra operatori sanitari deceduti per la malattia
Tra gli operatori sanitari colpiti dal virus Ebola in Africa occidentale, un numero «senza precedenti», secondo l'Organizzazione mondiale della sanità (Oms), ci sono farmacisti e tecnici e cinque risultano morti a causa della malattia. A dirlo è l'International pharmaceutical federation e secondo le attuali stime dei Centers for disease control and prevention di Atlanta, in Guinea, Liberia, Nigeria, and Sierra Leone sono oltre 2.600 i casi confermati e sospetti, 1.400 decessi, 240 gli operatori sanitari colpiti e 120 quelli deceduti. L'Oms, in una nota diffusa nei giorni scorsi, ha sottolineato che l'elevato numero di operatori sanitari infettati è dovuto «all'uso improprio e alla carenza di dispositivi di protezione individuale, al numero limitato di personale medico rispetto alla vasta popolazione di pazienti, e al lavoro svolto per vocazione alla cura in reparti di isolamento ben oltre il numero di ore di sicurezza raccomandate. Inoltre, molti casi d'infezione si sono verificati sia nelle aree rurali sia nelle città, incrementando la possibilità che i sanitari vengano a contatto con pazienti ancora non diagnosticati perché in questa parte dell'Africa né i medici né le persone hanno familiarità con quest'infezione. Qui infatti sono endemiche altre infezioni, come la malaria, il tifo, la febbre Lassa, i cui sintomi iniziali sono molto simili a quelli dell'Ebola. Si tratta di malattie che lo stesso richiedono interventi d'urgenza, perciò i sanitari in queste zone sono abituati a intervenire senza adottare misure di protezione, e così vengono contagiati. L'Oms ha stimato che nei tre paesi colpiti più duramente siano rimasti non più di uno o due medici ogni 100.000 persone, e sono concentrati nelle aree urbane. In conseguenza di questa penuria di medici è probabile che molti ospedali e ambulatori chiuderanno, anche perché molti sanitari hanno paura di recarsi al lavoro, e ciò mette a rischio ulteriore lo stato di salute della popolazione, cui vengono a mancare le cure basilari contro la malaria o l'assistenza alle nascite. Per usufruire adeguatamente del supporto di personale straniero inviato dall'Oms l'African Union ha addirittura rivolto un appello a tutti i suoi membri per reclutare con urgenza personale sanitario. (S.Z.)
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