Politica e Sanità

06 Settembre 2014

---

Continua l'erosione del fatturato delle farmacie in Francia e per il secondo anno consecutivo il settore si conferma in recessione. Il giro d'affari complessivo è retrocesso dello 0,63% nel 2013 rispetto al 2012 passando da 1 472 000 euro a 1 450 000 euro; sono queste le cifre contenute nell'indagine annua di Fiducial che raccoglie i dati da 560 farmacie distribuite uniformemente sul territorio. E c'è un ulteriore segno negativo: le farmacie in recessione sono ora la maggioranza, il 59% rispetto a un 41% di esercizi che vede in risalita i propri affari. «Questa tendenza che si amplifica è dovuta a fattori noti: la crisi economica, il calo delle prescrizioni, il controllo della spesa sanitaria» spiega Philippe Becker, direttore del dipartimento Pharmacie di Fiducial e responsabile dello studio «tutto ciò porta a un calo continuo delle quote rimborsate sul prezzo dei medicinali, limita i volumi e riduce i prezzi unitari». Ovviamente entrando nel dettaglio dell'analisi emergono dei distinguo: le farmacie rurali sono quelle più colpite e registrano un calo dell'1,10% rispetto al 2012, mentre le farmacie di quartiere e quelle in centro città perdono meno, lo 0,76% e 0,72% rispettivamente. In controtendenza gli esercizi situati nei grandi centri commerciali: in crescita del 2,24%. A contenere la discesa alcuni fattori positivi. Il margine sulle vendite in farmacia è aumentato dello 0,6% nel 2013, con un tasso medio, tasse escluse, del 28.92%. Anche i servizi continuano a crescere e segnano una media di 47 102 Euro, il 4,2% in più rispetto al 2012, e naturalmente questo ha un impatto positivo sulla redditività. Tanto che la cooperazione commerciale rappresenta oggi più del 3% dei ricavi, escluse le tasse, e diventa «un elemento essenziale per la stabilità finanziaria di quasi tutte le farmacie francesi», osserva lo studio Fiducial. Nel 2013 hanno ancora scarso peso le nuove forme di remunerazione dei farmacisti per i servizi, i premi generici ammontano a circa 2.111 Euro per farmacia e le spese si attestano in media a 2.734 euro. In termini di costi operativi il 2013 è complessivamente un anno di stabilità, ad eccezione dei costi del personale, aumentati per tutte le categorie di farmacie, che rappresentano ora il 10,40% dei ricavi al netto delle tasse (erano il 10.03% nel 2012). Parimenti sono aumentati gli affitti (più dell'8% rispetto al 2011) passando da una media di 19 658 euro nel 2012 ai 20 564 euro del 2013, «per alcuni farmacisti questa situazione diventa insostenibile, soprattutto in ambito urbano» sottolinea preoccupato Becker «alcune farmacie addirittura diventano invendibili a causa di affitti che ammontano fino al 10% del fatturato». Unica via d'uscita, secondo Fiducial, associarsi ad altre farmacie per avere una dimensione e un giro d'affari sufficienti, «l'esercizio in associazione, per l'effetto sulle dimensioni e l'ottimizzazione dei costi del personale, fornisce risultati economici complessivamente migliori» conclude Becker. (E.L.)