Nutrizione
27 Maggio 2024Una review pubblicata su Nutrients ha analizzato il ruolo dei cibi sull’acne vulgaris, sia a livello di sviluppo della malattia che di peggioramento. Ecco gli alimenti da evitare
Latticini, cioccolato e grassi saturi avrebbero un ruolo significativo nello sviluppo dell’acne, mentre su alcol, prodotti salati, glutine e uova le evidenze di esacerbazione del quadro clinico andrebbero approfondite con studi ad hoc. Sono le conclusioni cui è arrivata una review pubblicata su Nutrients, che ha analizzato il ruolo dei cibi sull’acne vulgaris, sia a livello di sviluppo della malattia che di peggioramento. La ricerca è stata coordinata da Izabella Rygula, della Medical University of Silesia di Katowice, in Polonia.
Acne vulgaris, cause e manifestazione
L’acne vulgaris è una malattia infiammatoria cronica della pelle, considerata la patologia cutanea più comune nell’adolescenza e nella prima età adulta, dal momento che colpisce l’80-100% delle persone tra gli 11 e i 30 anni. Tra questi, l’85% ha un decorso lieve, mentre il 15% sviluppa un’acne grave. Si stima, inoltre, che nella popolazione generale il 9% soffra di questa malattia cutanea.
L’eziologia dell’acne è complessa e comprende, tra gli altri, fattori genetici, ormonali e ambientali. La malattia si manifesta con papule, ascessi o pustole tipicamente localizzati su viso, braccia e torace e lesioni non infiammatorie.
In base alle caratteristiche morfologiche e alla gravità delle lesioni, l’acne si distingue in: comendonale, con prevalenza di comedoni - volgarmente noti come punti neri - chiusi e/o aperti; papulopustolosa, caratterizzata dalla presenza di lesioni non infiammatorie; acne con infiammazione intensa, che comprende l’acne nodulare e quella a grappolo in cui sono presenti noduli o cisti; acne fulminante e acne purulenta. Questa malattia cutanea, inoltre, è comunemente associata a ridotta qualità di vita e può essere alla base di un carattere depresso.
Legame tra alimentazione e acne
Il legame tra alimentazione e acne è un punto ancora controverso, nonostante sia riconosciuto che la dieta ha una relazione diretta con alcuni markers biochimici e con l’attività di geni legati alla funzione delle ghiandole sebacee, nonché con la proliferazione di batteri e l’infiammazione, che favoriscono la progressione della malattia. Per fare luce su questi aspetti, il team polacco ha condotto una review della letteratura scientifica.
Dall’analisi è emerso che sebbene l’alimentazione non sia considerata come una causa dimostrata dell’acne, esisterebbe una quantità crescente di prove a conferma dell’effetto dannoso di alcuni alimenti nella patogenesi delle lesioni dell’acne. In particolare, i latticini, il cioccolato e i grassi saturi avrebbero un ruolo significativo nell’acne. Oltre a questi cibi, l’alcol, i prodotti salati, il glutine, le uova, il mais, la frutta, i dolci, la cola o le bevande analcoliche sembrano partecipare alla promozione e all’esacerbazione dei cambiamenti dell’acne, anche se questo risultato andrebbe confermato con ulteriori ricerche.
Rygula I. et al., Impact of diet and nutrition in patients with acne vulgaris. Nutrients (2024); 16(10):1476
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