Apertura farmacie, Consiglio di Stato: al Comune ampia discrezionalità su scelta conclusiva
Il servizio farmaceutico è sottoposto ad una dettagliata disciplina, funzionale a garantire la compatibilità del suo esercizio, che certamente costituisce espressione della libertà di iniziativa economica con i plurimi interessi pubblici cui esso è preordinato, tanto che il rapporto tra gestore del servizio e la pubblica amministrazione viene inquadrato dalla prevalente giurisprudenza nello schema della concessione di pubblico servizio.
Le caratteristiche del servizio farmaceutico: capillare, accessibile ed equo
Tra i poteri che il legislatore conferisce all'Amministrazione, al fine di orientare il servizio farmaceutico in vista della realizzazione degli interessi di natura pubblicistica, vi è quello che si manifesta attraverso la programmazione della rete farmaceutica, la quale trova a sua volta la sua primaria espressione nella determinazione, coerente con i parametri di legge, del numero di esercizi farmaceutici da insediare sul territorio e nella individuazione delle rispettive zone di pertinenza. Tale potere, deve ispirarsi all'esigenza di garantire la "più capillare presenza sul territorio del servizio farmaceutico" ed a quelle di "assicurare una maggiore accessibilità al servizio farmaceutico", l'"equa distribuzione sul territorio" e l'"accessibilità del servizio farmaceutico anche a quei cittadini residenti in aree scarsamente abitate".
La dislocazione territoriale delle farmacie è multifattoriale
Come ha rilevato la giurisprudenza, "nell'organizzazione della dislocazione territoriale del servizio farmaceutico, il Comune gode di ampia discrezionalità in quanto la scelta conclusiva si basa sul bilanciamento di interessi diversi attinenti alla popolazione, attuale e potenzialmente insediabile, alle vie e ai mezzi di comunicazione, alle particolari esigenze della popolazione, per cui la scelta conclusiva è sindacabile solo sotto il profilo della manifesta illogicità ovvero della inesatta acquisizione al procedimento degli elementi di fatto presupposto della decisione, non potendo il giudice amministrativo sostituire la propria valutazione di opportunità a quella resa dall'Amministrazione comunale. Alla realizzazione dell'equa distribuzione concorrono, infatti, plurimi fattori, quali in primo luogo l'individuazione delle maggiori necessità di fruizione del servizio che si avvertono nelle diverse zone del territorio, le correlate valutazioni di situazioni ambientali, topografiche e di viabilità, le distanze tra le diverse farmacie, le quali sono frutto di valutazioni ampiamente discrezionali, come tali inerenti l'area del merito amministrativo".
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