Integratori. Effetti dell’urolitina A sulla forza muscolare degli anziani
Urilitina A è prodotta naturalmente dal microbioma intestinale, dalla degradazione di molecole contenute in melograno, noci e frutti di bosco
L'urolitina A, una sostanza naturalmente prodotta dal microbioma intestinale umano dopo degradazione di molecole contenute in frutti come melograno, noci e frutti di bosco, sarebbe in grado di migliorare la forza muscolare e la salute dei mitocondri tra le persone anziane. È quanto ha evidenziato un piccolo trial clinico pubblicato su JAMA Network Open da un team di ricercatori guidato da Sophia Liu, dell'Università di Washington, a Seattle (USA).
La funzionalità mitocondriale e l'invecchiamento
L'invecchiamento è associato a un declino della funzionalità mitocondriale e a una ridotta capacità di svolgere esercizio fisico. Con l'età, infatti, si evidenzia una progressiva perdita di massa e forza muscolare, che si traduce in una ridotta performance fisica. La disfunzione a livello mitocondriale sembra svolgere un ruolo importante nelle malattie muscolari, dove il declino delle capacità di questi organelli intracellulari di produrre ATP (adenosina trifosfato) è associato a un aumento della sensazione di fatica. L'urolitina A è un metabolita naturale del microbioma intestinale, ma dieta, età, genetica e diverse malattie possono avere un impatto sui batteri presenti nell'intestino umano, con le persone, soprattutto gli anziani, che si ritrovano a produrre urolitina A a tassi variabili. Questa sostanza, però, oltre ad aver mostrato la capacità di migliorare le funzionalità muscolare in animali da laboratorio, sarebbe in grado di indurre l'espressione dei geni dei mitocondri negli anziani.
I risultati dello studio
Partendo da questo presupposto, il team ha voluto indagare se la somministrazione di un integratore a base di urolitina A fosse in grado di migliorare la performance muscolare valutata attraverso il test '6-minute walk distance', esami di forza muscolare di mani e gambe e livelli di biomarkers associati alla salute mitocondriale e cellulare. La ricerca ha riguardato una ristretta coorte di persone, 66, con età compresa tra 65 e 90 anni, divisa in due gruppi, di cui uno assumeva un placebo e l'altro un integratore contenente un grammo di urolitina A, per quattro mesi. Dai risultati è emerso che, a due mesi, l'urolitina A, rispetto al placebo, ha determinato un significativo miglioramento della forza muscolare rispetto al baseline. Inoltre, i livelli plasmatici di acilcarnitina, ceramidi e proteina C-reattiva sarebbero stati ridotti nelle persone che assumevano urolitina A rispetto al placebo, a quattro mesi; mentre i miglioramenti a livello di 6-minute walk distance e produzione di ATP nei muscoli della mano, registrati dopo la somministrazione di urolitina A vs placebo, non sono risultati statisticamente significativi. In ogni caso, la somministrazione di questa sostanza è risultata sicura e ben tollerata nella popolazione studiata.
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