Aifa
14 Luglio 2025Con una nuova Determina pubblicata il 12 luglio in Gazzetta Ufficiale, l’AIFA riscrive i criteri per il riconoscimento dell’innovatività terapeutica

Con una nuova Determina l’Aifa riscrive i criteri per il riconoscimento dell’innovatività terapeutica, segnando una svolta nella selezione dei farmaci che possono accedere al Fondo da 1,3 miliardi. Le principali novità riguardano l’inclusione automatica degli antibiotici “reserve” – destinati a contrastare le infezioni da germi multiresistenti – e il riconoscimento di un valore aggiunto per i medicinali sviluppati prevalentemente in Italia, a sostegno della ricerca nazionale.
La Determina pubblicata nella Gazzetta Ufficiale del 12 luglio, è frutto di un’ampia consultazione con associazioni dei pazienti e stakeholder, che definisce anche i nuovi criteri per la classificazione dei farmaci innovativi e per la gestione degli agenti antinfettivi per infezioni da germi multiresistenti, come previsto dall’ultima legge di Bilancio.
Le novità riguardano l’inclusione automatica nel Fondo Farmaci Innovativi degli antibiotici per la lotta all’antimicrobico-resistenza e la premialità per la ricerca nazionale in campo farmaceutico.
In fase di valutazione dell’innovatività, potrà infatti essere considerato un valore aggiunto se lo sviluppo preclinico e clinico del medicinale è stato elaborato e condotto in via prevalente in Italia.
Un doppio vantaggio per le aziende che investono in ricerca nel nostro Paese e per gli assistiti, dato che il “patentino” dell’innovatività consente l’accesso immediato alla rimborsabilità con automatico inserimento nei prontuari regionali, l’accesso al finanziamento tramite il Fondo per i farmaci innovativi da 1,3 miliardi, di cui 100 milioni destinati agli antibiotici “reserve”, oltre che una corsia preferenziale per l’approvvigionamento da parte degli ospedali.
L’Aifa riscrive i requisiti per il riconoscimento dell’innovatività terapeutica, premiando i farmaci per patologie senza reali alternative di cura o con valore aggiunto terapeutico rispetto a quelli già in commercio
“L’obiettivo è ottenere farmaci innovativi nelle aree terapeutiche in cui c’è una reale necessità, a vantaggio dei cittadini e dello stesso SSN– afferma il Presidente di Aifa, Robert Nisticò -. È essenziale stabilire quali farmaci possiedono un vantaggio terapeutico tale da meritare incentivi economici che, per garantire la sostenibilità del sistema, non possono essere estesi a tutto ciò che è semplicemente nuovo. Allo stesso tempo, rafforziamo l’impegno per promuovere la ricerca e lo sviluppo farmaceutico nel nostro Paese e il contrasto all’antibiotico-resistenza”.
Il documento allegato alla Determina spiega che l’innovatività di un farmaco è valutata “sulla base della tecnologia di produzione del suo principio attivo, del suo meccanismo d'azione, della modalità della sua somministrazione al paziente, della sua efficacia clinica e sicurezza, dei suoi effetti sulla qualità della vita nonché delle sue implicazioni sull'organizzazione dell'assistenza sanitaria”.
Lo status di medicinale innovativo, necessario per l’accesso alle risorse e ai benefici del Fondo, viene valutato e attribuito dalla CSE dell’AIFA, sulla base dei nuovi criteri introdotti: bisogno terapeutico, vantaggio terapeutico aggiunto, qualità delle prove.
Il bisogno terapeutico - si legge nel documento – “è determinato dalla necessità di terapie utili per il trattamento di una malattia per la quale non ci siano terapie disponibili o quando queste presentano un profilo di efficacia/sicurezza non soddisfacente”.
L’innovatività è riconosciuta in presenza di un bisogno terapeutico, di un vantaggio terapeutico aggiunto e di una qualità delle prove almeno “moderato”. Questo in riferimento alle due scale di valore riportate nello stesso allegato che prevedono 5 livelli per il vantaggio terapeutico (massimo, importante, moderato, minore e assente), mentre sono 4 i livelli per la qualità delle prove (alta, moderata, bassa e molto bassa). Nel caso di medicinali per malattie rare e ultra-rare “l’innovatività terapeutica potrà essere valutata anche in presenza di una qualità delle prove ‘bassa’”.
L’accesso al Fondo Farmaci Innovativi avrà una durata massima di 36 mesi e può essere riconosciuto solo a farmaci per il trattamento di “malattie o condizioni patologiche gravi a medio-basso impatto epidemiologico”. L’azienda titolare dell’AIC “può richiedere l’attribuzione del requisito dell'innovatività terapeutica qualora il medicinale, nella specifica indicazione terapeutica, abbia dimostrato rispetto alle alternative terapeutiche (se presenti), di essere in grado di determinare la guarigione o di ridurre il rischio di complicazioni letali o potenzialmente letali, rallentare la progressione della malattia, migliorare la qualità della vita dei pazienti”. Non sono oggetto di valutazione gli antibiotici definiti "reserve" secondo la classificazione dell’Organizzazione Mondiale della Sanità, da utilizzare solo nelle infezioni da germi multiresistenti. Da quest’anno entrano di diritto nel Fondo Innovativi, per incentivare l’impegno contro la resistenza antimicrobica.
Se l'articolo ti è piaciuto rimani in contatto con noi sui nostri canali social seguendoci su:
Oppure rimani sempre aggiornato in ambito farmaceutico iscrivendoti alla nostra newsletter!
POTREBBERO INTERESSARTI ANCHE
21/11/2025
Aifa ha definito le regole per il dialogo trasparente con le associazioni di paziente attraverso il canale Aifa Ascolta. Rimodulato anche il progetto Aifa Incontra dedicato agli altri...
A cura di Redazione Farmacista33
19/11/2025
Aifa ha disposto l'abrogazione di alcune Note: decadono le limitazioni previste dalla Nota 101 sugli anticoagulanti orali, mentre le Note 8 e 92 vengono eliminate con nuove condizioni di...
A cura di Redazione Farmacista33
18/11/2025
L’Europa è in ritardo sugli obiettivi 2030 sull’uso degli antibiotici e sulla riduzione della resistenza antimicrobica: i consumi aumentano, la quota di antibiotici di prima linea resta bassa e...
A cura di Redazione Farmacista33
18/11/2025
Nel 2024 l’Italia conferma livelli di consumo antibiotico superiori alla media europea e resta distante dagli obiettivi 2030 sull’appropriatezza e sulla quota di antibiotici “Access”, mentre...
A cura di Redazione Farmacista33

©2025 Edra S.p.a | www.edraspa.it | P.iva 08056040960 | Tel. 02/881841 | Sede legale: Viale Enrico Forlanini 21 - 20134 Milano (Italy)