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04 Dicembre 2025

Violenza di genere, Aifa attiva protocollo per fare formazione ai propri dipendenti in collaborazione con Tribunale

Aifa e Procura di Velletri hanno siglato un protocollo d’intesa per rafforzare la prevenzione e il contrasto alla violenza di genere, attraverso percorsi formativi, iniziative di sensibilizzazione e la diffusione di strumenti di supporto rivolti al personale dell’Agenzia

di Redazione Farmacista33


Violenza di genere, Aifa attiva protocollo per fare formazione ai propri dipendenti

Aifa ha siglato un protocollo d’intesa con la Procura della Repubblica presso il Tribunale di Velletri per avviare progetti e percorsi formativi dedicati ai propri dipendenti per sensibilizzare sul rispetto della dignità e delle corrette relazioni interpersonali, per la prevenzione e il contrasto alla violenza di genere, in ogni sua forma. A firmare l’intesa oggi nella sede dell’Agenzia, il Presidente Robert Nisticò e il Procuratore Giuseppe Patrone, nel corso di un convegno di formazione e sensibilizzazione negli ambienti lavorativi, rivolto a tutto il personale dell’Agenzia.

L’obiettivo è fornire gli strumenti per comprendere comportamenti a rischio, riconoscere i primi segnali della violenza e conoscere le procedure di intervento, partendo dal luogo di lavoro per arrivare all’ambiente familiare e sociale, per sensibilizzare sul drammatico fenomeno della violenza di genere.

Il protocollo prevede da parte di Aifa l’attivazione di progetti e percorsi formativi insieme alla Procura di Velletri, la diffusione di materiale informativo tra i dipendenti, la pubblicazione del numero verde 1522 sul sito istituzionale e iniziative e percorsi culturali per sensibilizzare sul rispetto della dignità e delle corrette relazioni interpersonali, anche al fine di prevenire comportamenti e stereotipi che possono favorire molestie o violenze. L’adozione di un protocollo d’intesa tra un’istituzione pubblica come Aifa e un organo giudiziario come la Procura di Velletri agisce in un’ottica preventiva, che è fondamentale: rafforza e amplia la rete di protezione attorno alle potenziali vittime e lancia un messaggio di tolleranza zero verso ogni forma di abuso, contribuendo a quel cambiamento culturale necessario per sradicare la violenza di genere.

“Sono felice e orgoglioso che l’Agenzia Italiana del Farmaco sia parte integrante di questa Rete e di questo progetto per il contrasto della violenza di genere nei luoghi di lavoro – sottolinea Nisticò – che spesso si manifesta in forme subdole, come abusi psicologici, e che può arrivare fino al mobbing o addirittura alla violenza fisica. Per fronteggiare questo fenomeno serve una vera rivoluzione culturale, che parta dall’educazione nelle famiglie e nelle scuole. Ritengo che in Italia il ruolo delle donne sia già piuttosto emancipato rispetto a tanti altri contesti nel mondo, è essenziale porre attenzione anche al ruolo dell’uomo, per evitare che possa sfociare in atteggiamenti di controllo, possesso o violenza. Dobbiamo ripartire dall’educazione dei più giovani, insegnando che la parità e la dignità di ognuno non sono mai in discussione”.

“Sono colpito dall’interesse riscontrato in Aifa nei confronti di queste materie. È un nuovo, importante tassello che si unisce alla nostra Rete, estendendo la formazione e la prevenzione anche all’ambito lavorativo”, ha commentato il Procuratore Patrone.

All’evento ha preso parte anche il Capo di Gabinetto del Ministero della Salute, Marco Mattei, che ha patrocinato la giornata e sottolineato l’importanza di estendere questo percorso virtuoso. “La violenza di genere è, innanzitutto, una questione culturale che dobbiamo combattere con fermezza e determinazione. In un paese civile come il nostro, fenomeni così gravi e inaccettabili non possono essere tollerati. Serve uno sforzo collettivo: parlarne in famiglia, con gli amici, e contrastarla in ogni ambiente. Abbracciando questo progetto, Aifa fa da modello a livello nazionale: auspico di poter coinvolgere presto tutti gli enti vigilati, e lo stesso Ministero della Salute”.

Presente all’iniziativa anche il Sottosegretario alla Salute, Onorevole Marcello Gemmato, il quale ha evidenziato: “Contrastare la violenza di genere non è solo un dovere istituzionale, ma un impegno culturale e sociale. Iniziative come quella promossa da AIFA e dalla Procura di Velletri rappresentano un segnale importante di coesione e mostrano concretamente che possiamo proteggere e supportare chi subisce violenza. Un fenomeno intollerabile che dobbiamo combattere senza sosta. Queste azioni rafforzano la consapevolezza del personale e promuovono ambienti di lavoro sicuri, inclusivi e rispettosi, dove ogni cittadino possa contare su istituzioni vicine e pronte ad accogliere chi ha bisogno”.

La sessione formativa è stata arricchita dai contributi di consulenti esperti, come l’ex Procuratore Giancarlo Amato e la Magistrata Cristiana Macchiusi. Sono intervenuti inoltre Daniela Cervigni, Responsabile dell’Ufficio Reclutamento e Formazione dell’Agenzia, e Maria Cristina Piattella, Presidente del CUG (Comitato Unico di Garanzia per le pari opportunità) AIFA, referenti del progetto insieme ai coordinatori della sezione antiviolenza della Procura di Velletri, Maria Luisa De Marco e Marcello Pezzi.

Con la firma del Protocollo, l’Agenzia entra a far parte della Rete Interistituzionale di Velletri. Una rete solida di Istituzioni, Enti locali, Asl, consulenti esperti, che fanno fronte comune per la prevenzione e il contrasto a questa emergenza. Dal 2018 ad oggi, sono stati raggiunti numerosi risultati, fra cui l’attivazione dello Sportello di ascolto “Orientare per Orientarsi” presso il Tribunale di Velletri, che offre consulenza e sostegno gratuito alle vittime di violenza, garantendo la massima riservatezza, e il progetto “Con te in rete” per la condivisione di informazioni, la formazione e l’aggiornamento attraverso campagne di comunicazione, convegni e tour itineranti. Grazie a quest’impegno congiunto e a una maggiore sensibilizzazione dell’opinione pubblica, si è osservato un aumento delle denunce, segno che c’è più attenzione e consapevolezza e meno paura di ‘venire allo scoperto’, denunciando la violenza subita.

TAG: VIOLENZA DI GENERE, AIFA

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