Aifa
18 Luglio 2024Medicinali a base di manidipina, Aifa avvisa che c'è il rischio di sviluppo di effluente peritoneale torbido associato all’uso di manidipina nei pazienti in dialisi peritoneale. Ema chiede aggiornamento del foglietto illustrativo
Sono stati segnalati casi gravi di eventi avversi associati all’uso di manidipina, un calcio-antagonista ad attività antiipertensiva, in pazienti sottoposti a dialisi peritoneale. L’Aifa, con una Nota informativa importante concordata con l’azienda titolare dell’Aic, comunica che sono stati rilevati casi di comparsa di effluente peritoneale torbido e la torbidità è dovuta ad un aumento della concentrazione di trigliceridi nell'effluente peritoneale e tende a risolversi dopo la sospensione della manidipina. L’Ema ha raccomandato che il Riassunto delle Caratteristiche del Prodotto (RCP) e Foglio Illustrativo (FI) dei medicinali a base di manidipina vengano aggiornati
Manidipina è un calcio-antagonista diidropiridinico ad attività antiipertensiva, con proprietà nefroprotettive, autorizzato per il trattamento dell’ipertensione essenziale da lieve a moderata e, in associazione con delapril, nei pazienti la cui pressione arteriosa non è adeguatamente controllata con solo delapril o manidipina.
Tra i pazienti sottoposti a dialisi peritoneale in terapia con il farmaco sono stati segnalati casi gravi di comparsa di effluente peritoneale, e sottolinea Aifa, “è importante riconoscere l'associazione tra manidipina ed effluente peritoneale torbido, in quanto quest’ultimo potrebbe essere confuso con una peritonite infettiva con conseguente ospedalizzazione e somministrazione di terapia antibiotica empirica non necessarie”.
Il Comitato di valutazione dei rischi per la farmacovigilanza (PRAC) dell’Agenzia Europea per i Medicinali (EMA), dopo aver considerato le evidenze disponibili nei database di farmacovigilanza tra cui quello europeo (EudraVigilance), e nella letteratura scientifica pubblicata, nonché i dati presentati da un titolare dell'autorizzazione all'immissione in commercio in base all’esperienza post-marketing, ha concluso che la manidipina è associata alla comparsa di effluente peritoneale torbido in pazienti sottoposti a dialisi peritoneale.
Pertanto, l’EMA ha raccomandato che il Riassunto delle Caratteristiche del Prodotto (RCP) e Foglio Illustrativo (FI) dei medicinali a base di manidipina debbano essere aggiornati per includere questo rischio come reazione avversa con una frequenza non nota e le relative avvertenze sull’importanza di considerare tale associazione ai fini della diagnosi differenziale.
“Si tratta di un'associazione importante da riconoscere – conclude la nota - in quanto l’effluente peritoneale torbido potrebbe essere confuso con una peritonite infettiva, che potrebbe portare a ospedalizzazione e somministrazione di terapia antibiotica empirica non necessarie. La torbidità è dovuta ad un aumento della concentrazione di trigliceridi nell’effluente peritoneale e tende a risolversi dopo la sospensione della manidipina”.
https://www.aifa.gov.it/documents/20142/2254729/2024.07.18_NII_manidipina_IT.pdf
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