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15 Gennaio 2024 Si può versare il contributo Ebifarm anche dopo la prevista scadenza del 16 gennaio nel caso la farmacia non abbia ricevuto il codice. Va richiesto via mail a Ebifarm
All’inizio di gennaio l’Ente bilaterale delle farmacie private (Ebifarm) ha inviato la comunicazione in merito agli obblighi contributivi previsti dal Ccnl e le istruzioni per procedere a iscrizione e pagamento, le farmacie che non l’hanno ancora ricevuta sono invitate a richiederle via mail (ebifarm@outlook.it) per procedere anche successivamente al termine per l’adempimento dell’obbligo, previsto in scadenza il 16 gennaio. Lo precisano rappresentanze sindacali che hanno ricevuto chiarimenti in merito al disguido avuti per le vie brevi da Ebifarm. Alle Federfarma territoriali stanno infatti pervenendo segnalazioni di farmacie che non hanno ricevuto dall’Ente le preannunciate istruzioni per il pagamento del contributo relativo al 2° semestre 2023. All’inizio di gennaio Ebifarm ha trasmesso alle farmacie una nota che richiama gli obblighi contributivi previsti dall’art. 97, secondo cui “la quota contrattuale di servizio per il relativo finanziamento è fissata a decorrere dal 1° luglio 2023 nella misura globale del 0,10% di paga base e contingenza, per quattordici mensilità, di cui 0,05% a carico del datore di lavoro e 0,05% a carico del lavoratore”.
Nell’accordo è previsto che nel computo degli aumenti del contratto si è tenuto conto dell’obbligatorietà del contributo, quindi “con la medesima decorrenza, il datore di lavoro che ometta il versamento delle suddette quote, è tenuto a corrispondere al lavoratore un elemento distinto della retribuzione non assorbibile di importo maggiorato del 10%, per 14 mensilità, e che rientra nella retribuzione contrattuale”.
La nota ricorda anche le modalità di calcolo e di pagamento dei contributi dovuti a seconda del periodo di competenza del versamento e precisa che il versamento dovrà essere effettuato, in attesa di poter utilizzare l’F24, tramite bonifico bancario.
In una circolare, la Federfarma Roma, ha ricordato che l’Ente bilaterale “rappresenta uno strumento fondamentale di confronto per individuare iniziative volte a migliorare le relazioni sindacali e a fornire supporto ai lavoratori. Oltre ad acquisire elementi di conoscenza attraverso studi e ricerche sul settore delle farmacie private evidenziando eventuali criticità, l’EBIFARM promuove e valorizza lo sviluppo di nuovi progetti in materia di conciliazione vita-lavoro e di welfare monitorando gli effetti, progetta e/o gestisce, anche attraverso convenzioni, iniziative in materia di formazione e riqualificazione professionale, anche in collaborazione con le istituzioni nazionali, europee e internazionali, collaborando se del caso anche con altri organismi orientati ai medesimi scopi. Può inoltre erogare, sulla base di specifici accordi tra le parti, sussidi e prestazioni in favore dei lavoratori”.
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