Fitoterapia
14 Febbraio 2024Per la maggior parte degli europei, gli agrumi sono il simbolo del Mediterraneo. Gli agrumi sono stati a lungo presenti in Italia, conosciamo affreschi che raffigurano limoni o cedri sulle pareti delle case di Pompei
Per la maggior parte degli europei, gli agrumi sono il simbolo del Mediterraneo. Quando Goethe chiese: "Conosci il paese dove fioriscono i limoni?", intendeva l'Italia (Goethe 1795). Gli agrumi sono stati a lungo presenti in Italia, conosciamo affreschi che raffigurano limoni o cedri sulle pareti delle case di Pompei. Recenti ricerche hanno trovato polline di limone e di cedri a Pompei (Zech-Matterne et Fiorentino 2017). In realtà, gli agrumi sono originari del sud-est asiatico. I mandarini, ad esempio, provengono dalla Cina settentrionale (Wu et al. 2018). La coltivazione degli agrumi era gia nota in Cina nel primo secolo a. C.. Gli agrumi appartengono alla famiglia delle Rutaceae, presentano ghiandole di olio essenziale nella buccia, nelle foglie e nei fiori. La caratteristica principale degli agrumi è la loro organizzazione interna in spicchi, con sacche di succo e, talvolta, semi all'interno. La parola agrumi si riferisce a sei generi botanici, Microcitrus ed eremocitrus, agrumi dell'Oceania; Poncirus, l'unico agrume che perde le foglie in inverno e utilizzato come portainnesto; Citrus, i principali agrumi che consumiamo; Fortunella o kumquat; e Clymenia, un agrume asiatico selvatico. Nel genere Citrus, sappiamo che la maggior parte degli agrumi coltivati deriva da quattro specie ancestrali (Figura 1):
1- Citrus micrantha: o Papeda, antenato degli agrumi come il lime.
2- C. medica: I cedri, molto conosciuti in Italia, come il cedro Diamante, ad esempio, coltivato in Calabria. Sono stato i primi agrumi ad arrivare nel Mediterraneo nel 300 a.C. (Praloran 1971). Alessandro Magno va fino alla Mesopotamia e trova li il cedro, che arrivò attraverso la valle dell'Indo dalle pendici dell'Hymalaya. Morì lì, ma Teofrasto, che viaggiava con lui, tornò con il cedro in Grecia è Nel 300 a.C. pubblicò la prima descrizione del cedro, allora noto come mela di Persia o di Medi. Il cedro fa allora il giro del Mediterraneo, accompagnando le popolazioni ebraiche che lo adottano e ne fano un importante simbolo religioso. Il cedro viene ancora coltivato nell'Italia meridionale per la festa ebraica delle Capanne o Sukot. La Corsica, alla fine del 800, era il primo produttore mondiale di cedro. I cedri, in salamoia, in botti da 200 litri, erano spediti da Bastia al porto di Livorno, dove venivano trasformati in frutta candita.
3- C. reticulata: I mandarini. La parola “mandarino” viene del nome dato nel Cinquecento dai portoghesi ai funzionari dell'impero cinese che avevano vestiti arancioni. I mandarini che mangiamo oggi non sono in realtà dei C. reticulata ancestrali. I mandarini ancestrali sono mandarini altamente acidi e pieni di semi, mandarini selvatici.
4- C. maxima: i pomeli. Si tratta di un frutto molto grande, con polpa gialla o rosa. Sul mercato il pomelo, pummelo o pampaleone non deve essere confuso con il pompelmo (C. x paradisi) che è un ibrido tra pomelo (C. maxima) e arancio (C. x auratium var. sinensis), nato nei caraibi nel 800.
Figura 1: Origine dei principali agrumi coltivati (illustrazione basata su Curk et al. 2016).
Esistono diverse classificazioni che possono considerare gli ibridi naturali come specie o no. Diversi studi genetici hanno permesso di risalire alle origini di gran parte degli agrumi coltivati e di identificare molti ibridi naturali (Fig. 1). Il limone (C. x limon), ad esempio, he un incrocio naturale tra il cedro e l'arancio amaro (C. x aurantium) (Curk 2014; Curk et al. 2016). Il bergamotto (C. x limon var. bergamia (Risso) Ollitrault, Curk & Kruger 2020) è un ibrido naturale tra il limone e l'arancio amaro (Ahmed et al. 2019, 2020). Grazie ai recenti risultati della ricerca genetica, nel 2020 siamo stati in grado di proporre una classificazione completamente nuova, più vicina alla realtà biologica dello status ibrido della maggior parte delle varietà coltivate (Ollitrault et al. 2020). Ad esempio, se prendiamo il caso dell’arancio amaro, sappiamo che è un ibrido diretto tra un mandarino selvatico (C. reticulata) e un pomelo (C. maxima). Il suo nome scientifico più comune è Citrus aurantium o Citrus x aurantium. Per l'arancia dolce è un po' più complicato: si tratta di un ibrido tra due individui risultanti da incroci tra mandarino e pomelo. Il suo nome scientifico è Citrus sinensis o Citrus x sinensis. Questi due individui hanno lo stesso patrimonio genetico, derivante da un mix di mandarini e pomeli. Abbiamo proposto di attribuire lo stesso nome scientifico a gli individui con un patrimonio genetico derivante da incroci tra mandarini e pomeli: Citrus x aurantium, e di aggiungere un terzo elemento, il nome della varietà sotto forma di “Citrus x aurantium var. aurantium” per l’arancio amare e “var. sinensis” per l’arancio dolce, in modo da poterli distinguerle. Utilizzando un diagramma di Venn, possiamo assegnare un nome scientifico a ogni intersezione tra le zone dei quatri antenati (Figura 2). Ci sono individui che hanno un patrimonio genetico che deriva dai quattro antenati, il lime di Tahiti ad esempio: Citrus x latifolia (Curk 2014; Ollitrault et al. 2020).
Figura 2: Proposta di una classificazione univoca dei Citrus basata sulla mescola filogenomica; ad esempio, dal pool genetico di C. maxima/C. medica/C. micrantha/C. reticulata (Ollitrault et al. 2020)
Franck Curk1, François Luro2, Patrick Ollitrault3
1. INRAE, UMR AGAP Institut, Université de Montpellier, CIRAD, INRAE, Institut Agro Montpellier, F-34398 Montpellier, France
2. INRAE, UMR UMR AGAP Institut, Université de Montpellier, CIRAD, INRAE, Institut Agro Montpellier, F-20230 San Giuliano, Corsica, France
3. CIRAD, UMR AGAP Institut, F-34398 Montpellier, France UMR AGAP Institut, Univ Montpellier, CIRAD, INRAE, Institut Agro, F-34398
• Annals of Botany 123(7):1231‑51. doi: 10.1093/aob/mcz029.
• Frontiers in Plant Science 11:939. doi: 10.3389/fpls.2020.00939. • Annals of botany 117(4):565‑83. doi: 10.1093/aob/mcw005.
• Curk, Franck. 2014. Organisation du complexe d’espèce et décryptage des structures des génomes en mosaïque interspécifiques chez les agrumes cultivés. Université de Montpellier 2.
• Goethe, Johann, Wolfgang. 1795. Wilhelm Meisters Lehrjahre. Berlin.
• Ollitrault, Patrick, Franck Curk, et Robert Krueger. 2020. Citrus Taxonomy. P. 57‑81 in The Genus Citrus. Elsevier.
• Praloran, J. C. 1971. Les agrumes. Paris: G.-P. Maisonneuve et Larose.
• Nature 554(7692):311‑16. doi: 10.1038/nature25447.
• Zech-Matterne, Véronique, et Girolamo Fiorentino, éd. 2017. AGRUMED: Archaeology and History of Citrus Fruit in the Mediterranean: Acclimatization, Diversifications, Uses. Publications du Centre Jean Bérard.
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