Mascherine, Gdo chiede stesso accordo dei farmacisti e accesso a fornitori alle stesse condizioni
Prezzo mascherine. Gdo chiede stesso accordo dei farmacisti e di poter accedere a fornitori in grado di offrire prezzi d'acquisto coerenti. Codacons: così si rischia carenza di mascherine
L'ordinanza che fissa il prezzo al pubblico per le mascherine chirurgiche a 50 centesimi ha generato reazioni non solo nella categoria, ma anche nella Grande distribuzione e nelle associazioni dei consumatori che sottolineano le criticità della scelta. In particolare, Federdistribuzione chiede lo stesso accordo dei farmacisti e di poter accedere a fornitori in grado di offrire prezzi d'acquisto coerenti, mentre alcuni supermercati hanno già ritirato le mascherine dagli scaffali. Codacons chiede invece di mettere un tetto ai listini praticati da importatori e grossisti, per poter arrivare ai 50 centesimi alla vendita.
Gruppo Crai ritira le mascherine
È di oggi la lettera inviata al Governo da Federdistribuzione che insieme a Conad evidenziano il fatto che le aziende associate hanno comprato le mascherine a un prezzo più alto e chiedono che "venga applicato alle aziende del commercio lo stesso accordo che il Governo ha stipulato con le farmacie e quindi assicurando la copertura dei costi sostenuti oltre i 50 centesimi" e di "poter accedere agli stessi fornitori con le medesime condizioni per le prossime forniture così da poter mettere a disposizione dei clienti le mascherine chirurgiche al prezzo definito dall'ordinanza del Commissario Straordinario per la gestione dell'emergenza Covid 19, altrimenti le aziende della distribuzione moderna non saranno in grado di fornire questo prodotto ai clienti alle condizioni richieste". Il Gruppo Crai, al quale fanno capo le insegne Crai, Pellicano, Caddy's, IperSoap, Pilato, Proshop, Risparmio Casa, Saponi e Profumi, Shuki e Smoll, ha annunciato che "si vede costretto a ritirare dalla vendita, dai negozi del Gruppo, le mascherine chirurgiche. Siamo nell'impossibilità di vendere le mascherine ad un prezzo inferiore al loro costo di acquisto. Confidiamo che il governo voglia risolvere al più presto tale situazione in modo da consentirci di riprendere la vendita delle mascherine in questione".
Codacons: così si rischia carenza di mascherine
Stesse perplessità per le conseguenze dell'ordinanza, arrivano da Codacons che ci vede un boomerang per i cittadini: "Rischia di creare pesanti alterazioni del mercato con conseguente carenza di tale prodotto presso farmacie e negozi di tutta Italia. Questo perché senza fissare un listino massimo al quale importatori e grossisti devono attenersi, gli esercizi che vendono al pubblico non hanno più alcun margine di guadagno e in molti casi dovrebbero vendere le mascherine sottocosto, andando in perdita". Il presidente Carlo Rienzi afferma di aver chiesto «fin da subito al Governo di fissare un tetto per il prezzo delle mascherine, per bloccare le speculazioni e tutelare gli utenti - afferma il presidente Carlo Rienzi -. Tetto che però deve essere imposto anche ai listini praticati da importatori e grossisti, in modo da consentire a farmacie e negozi di vendere le mascherine a 50 centesimi senza andare in perdita».
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A cura di Redazione Farmacista33
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