Emergenza Ucraina, donati da farmacie 435 mila euro. Pgeu: rete europea attiva a supporto dei profughi
Grazie ai contributi delle farmacie, delle Associazioni Provinciali e delle Unioni Regionali, sono stati raccolti in Italia 435.000 euro devoluti alla Croce Rossa Italiana
Grazie ai contributi delle farmacie, delle Associazioni Provinciali e delle Unioni Regionali, sono stati raccolti in Italia 435.000,00 euro che saranno interamente devoluti alla Croce Rossa Italiana. Lo annuncia un comunicato dei Federfarma che sottolinea la "grande la generosità dimostrata dalle farmacie nella raccolta fondi organizzata nell'ambito delle iniziative di solidarietà promosse dal PGEU in favore della popolazione ucraina". Federfarma e Croce Rossa da anni collaborano a numerose iniziative di carattere sociale sul territorio. La somma verrà utilizzata per donare beni, strumenti e servizi alla popolazione vittima del conflitto, secondo le necessità indicate dal Ministero della salute ucraino.
I farmacisti europei mobilitati a supporto dei rifugiati ucraini
"La rete delle farmacie - afferma Roberto Tobia, presidente PGEU e segretario nazionale di Federfarma - ha risposto prontamente alla richiesta di aiuto proveniente dall'Ucraina, dimostrando anche in questa occasione grande spirito di solidarietà e impegno civile, caratteristiche che concorrono a qualificare la farmacia come primo presidio sanitario di prossimità sul territorio". "Anche i colleghi europei - sottolinea Tobia - si sono attivati con iniziative di supporto, di carattere sia economico che professionale. Il PGEU, l'Associazione che rappresenta le farmacie e i farmacisti europei, ha dialogato incessantemente con le Istituzioni impegnate nella risoluzione della crisi umanitaria nel tentativo di trovare il percorso più agevole per far arrivare, attraverso corridoi umanitari, farmaci e dispositivi necessari alle esigenze della popolazione martoriata dalla guerra". In particolare, in Polonia, i farmacisti insieme all'intera popolazione, hanno contribuito ad accogliere i profughi assicurando loro il primo soccorso a pochi passi dal confine. Oltre alle donazioni, effettuate con generosità dalle singole farmacie e dalla maggior parte delle Associazioni che le rappresentano, sono state attuate specifiche iniziative a sostegno dei malati cronici, per assicurare loro la necessaria continuità terapeutica, bruscamente interrotta dal conflitto. Su esplicita richiesta, giunta al PGEU da parte dei farmacisti ucraini, sono stati rapidamente approntati database di farmaci in alfabeto cirillico e latino, divisi per ATC. Grazie a questi database le farmacie polacche e tedesche possono fornire i farmaci necessari alla continuità terapeutica di molti rifugiati. Alcune iniziative sono dedicate ai bambini che affollano i centri di accoglienza: i farmacisti olandesi hanno prodotto un video in lingua ucraina per spiegare come far assumere farmaci oncologici ad uso pediatrico. "Le iniziative di solidarietà sono numerose" conclude Roberto Tobia. "Ringrazio tutti i colleghi che continuano a prodigarsi per alleviare, per quanto possibile, le sofferenze di un popolo messo a dura prova dalla guerra".
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A cura di Redazione Farmacista33
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