Novel food, il mercato UE delle proteine vegetali. Ecco le novità
Ingredienti alternativi e Novel Food vanno incontro alla tendenza della popolazione a variare le fonti proteiche della dieta con sostituti vegetali. Ecco le novità
Lo studio di fonti proteiche alternative da qualche decennio in Europa alimenta il filone dei cosiddetti nuovi alimenti (novel food), cioè quei prodotti che per essere messi in commercio necessitano di una approvazione formale se non è possibile stabilire un consumo significativo, nel mercato europeo, antecedente al 15 maggio 1997. La ricerca di fonti proteiche animali o vegetali, che si aggiungano a quelle tradizionalmente prodotte e consumate, risponde anche al bisogno di garantire ad un numero crescente di popolazione un'alimentazione equilibrata nel rispetto degli ecosistemi, del consumo di energia, terra ed acqua, ma anche per la crescente sensibilità verso pratiche di allevamento degli animali considerate eticamente sempre meno sostenibili.
Insetti edibili, carne artificiale e proteine vegetali
In questo senso va lo studio dell'allevamento di insetti edibili, o le applicazioni per la produzione di carne artificiale, per quel che concerne i sostituti delle proteine animali. Osservando le proposte di autorizzazione che giungono ad Efsa, l'Autorità scientifica di riferimento chiamata a valutare la sicurezza dei prodotti sulla base dei dati scientifici presentati, si deduce un crescente interesse verso gli ingredienti e le fonti di ingredienti da usare come integratori o per completare un profilo nutrizionale che sodisfi un certo tipo di esigenza della popolazione. Fra le più importanti e recenti approvazioni c'è quella dell'estratto proteico del fagiolo mungo, a seguito della richiesta del produttore americano Eat Just, specializzato alimenti tipo "uova" vegetali (plant-based) e carne coltivata. Il novel food approvato è una proteina estratta dai semi dei fagioli mungo della pianta Vigna radiata e che hanno una composizione che non si discosta particolarmente da quella di altri legumi. Questi fagioli hanno una lunga storia di consumo, ma non in Europa. In Asia, insieme ai germogli sono infatti fra le parti della pianta per lo più usate, mentre in India il fagiolo è usato in dolci, snack e prodotti salati. In altre parti dell'Asia, viene utilizzato in torte, germogli, noodles e zuppe In America e in Europa, si consuma principalmente come germogli di soia freschi. Il consumo può raggiungere in Asia la soglia dei 2 kilogrammi a persona all'anno mentre negli Stati Uniti si ferma ai 22-29 grammi a persona all'anno (USDA, 2015). Mentre la proteina di fagioli mungo è autorizzata come nuovo ingrediente alimentare in Asia e negli Stati Uniti dal 2017.
Profilo nutrizionale dell'estratto di fagiolo mugo
Il prodotto approvato è un estratto, caratterizzato da un tenore proteico fra 88 e 91% e di grassi fra 3 e 5%, da aggiungere come ingrediente per un massimo di 200 grammi, in prodotti per la popolazione generale, escludendo gli alimenti per lattanti e quelli di proseguimento. Non è previsto l'uso come prodotto tal quale o come unica fonte proteica sebbene il profilo nutrizionale sia simile a quelli di altri legumi. Nel complesso, infatti, il prodotto ha un buon profilo in termini di aminoacidi essenziali, ma è carente di metionina e cisteina, perché la principale frazione proteica del fagiolo è la globulina vicilina (che non contiene cisteina). Nessun problema evidenziato da Efsa per i potenziali fattori antinutrizionali del fagiolo mungo intero come acido fitico, tannini e glicosidi cianogenici, che sono presenti in quantità comparabili con quelle di altri legumi tradizionali. L'approvazione di questa materi prima, arrivata alla fine dello scorso anno, è stata valutata positivamente perché ha avuto il merito di dare il via al mercato europeo delle fonti proteiche vegetali alternative quali integratori e sostituti di fonti proteiche tradizionali, che gli analisti si aspettano possa crescere fino a 25 miliardi di dollari entro il 2030.
Francesca De Vecchi Tecnologa alimentare
Safety of mung bean protein as a novel food pursuant to Regulation (EU) 2015/2283
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A cura di Francesca Giani
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