Vaccinazioni, i modelli operativi in farmacia. Le indicazioni per spazi esterni e contratti di rete
Accelera la campagna vaccinale e da più parti l'invito è quello di spingere verso la co-somministrazione del vaccino anti Covid e anti flu
Accelera in diverse regioni la campagna vaccinale contro l'influenza e man mano si procede a definire la partecipazione delle farmacie. Da più parti l'invito è quello di spingere verso la co-somministrazione del vaccino anti Covid e anti flu e da ultimo l'appello è partito anche dai medici di medicina generale. Intanto, in merito alle farmacie, si chiariscono le indicazioni relative all'utilizzo delle aree esterne e dei contratti di reti. Ma quale è l'operatività per la gestione della somministrazione?
La campagna anti flu in farmacia. I modelli operativi
La macchina della campagna vaccinale contro l'influenza è in moto in diverse regioni e in molti territori si stanno mettendo a punto le modalità operative per la partecipazione delle farmacie. Di recente, è stato siglato il nuovo accordo nel Lazio che recepisce ed integra quanto previsto dall'Accordo Quadro Nazionale del 28 luglio 2022. In termini di operatività, un aspetto importante sottolineato riguarda la fase di accettazione, in cui occorre acquisire il consenso informato ed effettuare l'anamnesi preventiva, compilando con il paziente la scheda di idoneità/inidoneità del soggetto. A essere specificato da Federfarma Roma, in una comunicazione, è che "qualora il paziente durante questa fase dichiari di non aver mai ricevuto prima analoghe tipologie di vaccino vale a dire di non essersi mai sottoposto in precedenza alla vaccinazione antinfluenzale, il farmacista non potrà procedere alla somministrazione vaccinale. Una volta completata l'anamnesi e acquisito il consenso del paziente, si potrà procedere con l'inoculazione nel rispetto delle misure di sicurezza e secondo le modalità di esecuzione riportate nel riassunto delle caratteristiche del prodotto e nel foglio illustrativo". La somministrazione dei vaccini può essere effettuata "a farmacia chiusa. Mentre, non sarà possibile svolgere nei medesimi ambienti contemporaneamente il servizio dei test Covid e quello della vaccinazione. Si potranno svolgere in orari differenti previa disinfezione accurata". C'è poi un aspetto importante del Protocollo nazionale che viene richiamato: "le attività di vaccinazione sono eseguibili sia in area interna della farmacia (purché separata dagli spazi destinati all'accoglienza dell'utenza e alla dispensazione del farmaco), sia in area, locale o struttura esterna".
Le novità della stagione: aree esterne alla farmacia e contratti di rete
Al riguardo, sono state ricapitolate anche le indicazioni riportate sul Protocollo nazionale, che riguarda, come si ricorderà, oltre a quelli anti influenzali, anche i vaccini anti covid, nonché i test diagnostici che prevedono il prelevamento del campione biologico a livello nasale, salivare o orofaringeo. In particolare, ricapitola Federfarma, è possibile effettuare tali servizi sia all'interno della farmacia sia "in aree, locali o strutture esterne. Questi devono essere compresi nella circoscrizione farmaceutica prevista nella pianta organica di pertinenza della farmacia stessa. Qualora la farmacia intenda utilizzare dei veri e propri immobili, la destinazione d'uso urbanistica dei locali dovrà essere compatibile con l'attività di farmacia o comunque con l'attività sanitaria alla quale tali locali sono dedicati secondo la legislazione locale di settore". Una novità del Protocollo, come era stato già evidenziato, riguarda il fatto che "le aree, i locali o le strutture esterne possono essere utilizzate da due o più farmacie, di proprietà di soggetti differenti, attraverso la stipula di un contratto di rete. Tale modalità deve essere autorizzata dall'azienda sanitaria locale che rilascia l'autorizzazione al rappresentante di rete. Gli spazi devono ricadere nell'ambito della sede farmaceutica di pertinenza di una delle farmacie aderenti al contratto di rete prevista in pianta organica". L'indicazione vale come detto per le attività ricomprese nel Protocollo nazionale.
Per medici bene puntare su doppia somministrazione
Intanto, in merito ai vaccini anti Covid, si acuisce la spinta alla doppia vaccinazione: «La doppia somministrazione di vaccino antinfluenzale e del secondo richiamo Covid è la soluzione ideale, in vista di una stagione in cui si prevede che circoleranno Covid e, più che negli anni precedenti, influenza» ha detto Silvestro Scotti, segretario nazionale della Federazione di medici di medicina generale, Fimmg, a margine del congresso del sindacato a Villasimius dei giorni scorsi. «È una procedura sicura che i pazienti possono fare serenamente. Non c'è nessuna ragione per non farlo».
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A cura di Simona Zazzetta
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