Farmacista ospedaliero manager della sanità tra innovazione, budget, robotica e appropriatezza
Dal 7 al 9 giugno si svolge il secondo modulo di Masterpharm evento formativo patrocinato da SIFO, SIFACT e SIHTA: focus su eccellenze nazionali: best practice a confronto
Il farmacista ospedaliero è oggi uno dei manager-cardine della sanità italiana che in ospedali molto grandi arriva a gestire budget che superano i 200 milioni di euro e deve confrontarsi con i fattori più avanzati e decisivi del rinnovamento del SSN: terapie innovative, dispositivi tecnologicamente avanzati, nuovo rapporto con la sanità di prossimità. Su questi temi e sulle nuove caratteristiche professionali del farmacista ospedaliero si apre a Torino il secondo modulo di Masterpharm 23 (7-9 giugno, Centro Congressi Lingotto, Via Nizza, 280, Torino), evento formativo patrocinato da SIFO, SIFACT e SIHTA ed indirizzato a un numero limitato di farmacisti ospedalieri, diretto da Francesco Cattel (Direttore Struttura Complessa Farmacia Ospedaliera AOU Città della Salute e della Scienza di Torino Board) e realizzato con il supporto scientifico di Marcello Pani (Segretario nazionale SIFO, Direttore Farmacia IRCCS Policlinico Gemelli, Roma), Emanuela Omodeo Salè (Direttore di Struttura Complessa Divisione di Farmacia, IEO, Milano), Roberto Langella (Dirigente Farmacista ATS della Città Metropolitana di Milano) e Anna Marra (Direttore U.O. Farmacia Ospedaliera Azienda Ospedaliero Universitaria S. Anna, Ferrara).
Focus sulle eccellenze nazionali: le best practice a confronto
Masterpharm dedica il programma alle eccellenze nazionali: "Il filo conduttore di Masterpharm 2023 è sempre quello di far emergere e portare a confronto le best practice su alcune aree professionali - spiega Francesco Cattel. - Stiamo parlando di una professione da cui passa tutta la gestione delle terapie ed allora ecco i macro temi che vogliamo condividere: la logistica e la gestione del farmaco e dei dispositivi; la ricerca e la valutazione delle terapie; il contributo professionale all'appropriatezza ed alla sanità di prossimità. Se questi sono i temi di riferimento, c'è anche da dire che in questo secondo modulo del nostro percorso ampliamo la prospettiva in senso territoriale: nell'appuntamento di aprile lo sguardo di Masterpharm era concentrato sulle esperienze piemontesi, mentre qui creiamo un confronto con le eccellenze nazionali. L'obiettivo naturalmente è sempre quello di stabilire un percorso di crescita del discente all'interno di un viaggio che lo porta dal piano locale a quello internazionale, con lo scopo di apprendere con sempre maggiore profondità ed ampiezza gli strumenti per la propria professione". "I contenuti principali sono quelli correlati all'innovazione - aggiunge - in un confronto che permetterà a chi è in una struttura medio-piccola di confrontarsi con chi invece opera in un ospedale di grandi dimensioni, mettendo a fattor comune esperienze così differenti. E quindi ci occuperemo specificamente di robotizzazione, vista l'accelerazione che i sistemi di automazione stanno avendo, dai magazzini ai laboratori; entreremo nel merito dello sviluppo delle farmacie satellite, tenendo anche di uno sguardo attento verso una sanità che sempre più si integra tra ospedale e territorio, in una distinzione sempre più marcata tra acuto e cronico; e poi ci occuperemo di Real World Data, che sono ormai la base di supporto alle decisioni più appropriate".
Ricerca, PNRR e dialogo sul ruolo di AIFA
A questi argomenti si aggiunge poi all'interno del programma di Masterpharm l'intervento del presidente SIFO Arturo Cavaliere su farmacista ospedaliero e PNRR, l'approfondimento sul farmacista ricercatore tra studi osservazionali, epidemiologica e di Real Word Evidence (a cura di Andrea Marinozzi e Barbara Meini), il dialogo sul ruolo di AIFA nella valutazione e assessment delle nuove terapie (con Pierluigi Russo) e gli approfondimenti sui nuovi Regolamenti europei, su radiofarmaci e malattie rare, sulla mobilità sanitaria dei pazienti, per finire proprio con un ampio confronto sulla gestione del budget, che - come detto inizialmente - per alcuni centri di cura raggiunge e supera oggi i duecento milioni di euro, "rendendo - conclude Cattel - il direttore della farmacia ospedaliera una delle figure di riferimento di tutto il tema della sostenibilità sanitaria e della qualità delle cure".
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A cura di Redazione Farmacista33
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